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Rita Rusic si racconta: “Voglio apparire fortissima, ma non lo sono”

Pubblicato: 21/12/2019 18:24

Fra i concorrenti ufficiali della quarta edizione del Grande Fratello Vip, che partirà su Canale 5 da gennaio, c’è anche Rita Rusic. L’attrice jugoslava racconta a Verissimo, nel salotto di Silvia Toffanin, le sue prime sensazioni per questa nuova avventura e ripercorre le principali tappe della sua vita e della sua carriera.

Speranze e timori in vista del Grande Fratello Vip

La Casa del Grande Fratello, nella quale vivrà in qualità di concorrente della prossima edizione del reality, non spaventa più di tanto Rita Rusic. L’attrice racconta che agli spazi chiusi ci è abituata sin da piccola, quando ha vissuto in un campo profughi e si è formata in un collegio: “Sono stata tante volte limitata, grandi sprazzi di libertà con tanti limiti. Avevamo il campo profughi e il collegio, quindi rimanere chiusi non mi spaventa. Quello che mi spaventa è il tempo e il fatto che non conosca personalmente le persone con cui sarò. Speriamo di divertirci. Il passato è andato, nella nostra vita si va sempre avanti“.

Voglio apparire fortissima, ma non lo sono

Dietro una corazza di forza e di coraggio è presente in Rita Rusic anche tanta fragilità, come racconta a Silvia Toffanin: “Voglio apparire fortissima però non lo sono e poi con il passare del tempo divento più fragile. Questo è dovuto al fatto che sono sola, non ho un compagno, e poi perché sono una capofamiglia. I miei figli non avevano un rapporto con il padre. Questo rapporto si è poi interrotto e adesso si è ripreso“. La fragilità è dovuta anche ad una infanzia turbolenta, con il trasferimento in Italia dalla terra natia, la Croazia: “Mia mamma è una donna spettacolare, la amo profondamente. È una sognatrice e mi ha insegnato che dietro ogni porta può esserci sempre qualcosa di bellissimo. Mio papà invece mi ha trasmesso l’allegria. È venuto in Italia come profugo ed ha lavorato tantissimo. Quando arrivava a casa e portava i soldi, ce li faceva vedere“.

Un’infanzia turbolenta

Il racconto di Rita Rusic prosegue sul filo dei ricordi: “Mio padre e mia madre erano entrambi orfani di guerra. Avevano questo desiderio di una famiglia vera e unita. Quando avevo 4 anni ho lasciato la Croazia e siamo arrivati in Italia. Poi i miei genitori hanno pensato di mandarci in collegio perché dopo 2 anni e mezzo non avevamo imparato l’italiano. Pensavamo fosse un bel collegio, invece ci siamo accorti che è stato pesante. Ci sono stata 8 anni e vedevo i miei genitori durante Natale, Pasqua e d’estate. Io piangevo perché i miei genitori non c’erano. Però tutto passa e tutto serve, nella vita sono quello che sono per quello. Sono una che guarda sempre avanti e guarda verso la prossima meta“.