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43enne arrestata per aver annegato nella vasca il proprio cane

Pubblicato: 03/01/2020 16:28

Margaret Kinsella, 43enne residente a Bradenton, Florida, è stata arrestata con l’accusa di Aggravated Animal Cruelty, in seguito a una denuncia sporta da un operaio che ha trovato il cane della donna annegato nella vasca da bagno.

Annega il cane nella vasca da bagno: la denuncia

Secondo i documenti del tribunale, Margaret Kinsella ha dichiarato ai deputati di aver ucciso di proposito il suo Labrador Retriever dopo essere stata morsa nel tentativo di farlo smettere di abbaiare. L’annegamento sarebbe avvenuto il 5 novembre. Il tecnico che stava lavorando sugli impianti di aria condizionata della sua casa, Wilfredo Asia, ha dichiarato che dopo aver visto la donna passeggiare con il cane intorno alle 14:00 ha sentito rumori e urla provenire dal bagno. Ha chiesto a Kinsella se avesse bisogno di aiuto ma lei ha rifiutato.

Dopo aver sentito le urla intensificarsi, Asia ha aperto la porta del bagno trovandosi davanti il corpo galleggiante del cane nella vasca. Dopo un attimo di smarrimento ha deciso di tirarlo fuori, poggiarlo sul pavimento e chiamare le autorità.

Le prime dichiarazioni di Kinsella

Margaret Kinsella ha confessato di aver affogato il cane di proposito. Ha detto agli investigatori di essersi sentita depressa e ansiosa nell’ultimo anno, a causa delle recenti morti di suo padre e suo marito. L’arresto è scattato dopo che l’autopsia ha confermato la morte per annegamento del cane. I pubblici ministeri hanno stabilito che Kinsella “ha commesso intenzionalmente un atto a Marshal, un maschio adulto di Chocolate Labrador Retriever, che ha provocato la morte crudele o l’eccessiva o ripetuta inflizione di dolore o sofferenza non necessari“.

La crudeltà sugli animali è un crimine federale

Kinsella è stata arrestata il 17 dicembre e successivamente rilasciata con una cauzione di 5000 dollari. Ogni Stato ha leggi che vietano la crudeltà verso gli animali, ma a novembre il presidente Donald Trump ha firmato un disegno di legge che lo rende un crimine federale. La donna ha l’ordine di comparire in tribunale il 10 gennaio e, se dichiarata colpevole, potrebbe essere punita con una multa fino di 10000 dollari, oltre a rischiare fino a 5 anni di carcere se condannata anche per crudeltà sugli animali aggravata.