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Palau, l’arcipelago del Pacifico vieta le creme solari dannose per i coralli

Pubblicato: 09/01/2020 16:46

Per la prima volta al mondo, una nazione bandisce le creme solari ritenute dannose per la barriera corallina e l’ecosistema marino. Si tratta della Repubblica di Palau, il piccolo arcipelago situato nell’oceano Pacifico ad est delle Filippine. Famoso per le acque incontaminate, attrae turisti e appassionati di immersioni, ma la sua popolarità minaccia di ripercuotersi negativamente sull’ambiente. Secondo il presidente, Tommy Remengesau, ci sono prove scientifiche del danno prodotto dagli agenti chimici, contenuti in alcune creme solari, sul delicato corallo: “Dobbiamo vivere e rispettare l’ambiente, perché l’ambiente è la culla della vita, senza di esso nessuno a Palau può sopravvivere”, ha dichiarato ad Agence France-Presse.

1000 dollari per i trasgressori

A partire da questo gennaio, la legge vieterà la vendita delle creme solari contenenti specifiche sostanze dannose, mentre quelle già presenti sulle isole verranno confiscate con multe fino ai 1000 dollari a carico dei trasgressori. Il provvedimento ha lo scopo di ripristinare un fragile equilibrio che, con il tempo, stava rischiando di rompersi: “Le sostanze chimiche tossiche delle creme solari sono state trovate nei principali habitat di Palau e nei tessuti delle specie marine più importanti – ha spiegato Remengesau – La scienza è chiara e quando il messaggio si diffonderà molte altre nazioni ci seguiranno”.

Pesca vietata sull’80% del territorio

Formato da 340 isole per un totale di circa 20mila abitanti, l’arcipelago di Palau ha dimostrato una certa attenzione al tema ambientale. Oltre al bando delle sostanze nocive in grado di contaminare l’ecosistema, da inizio gennaio è entrata in vigore anche la nuova normativa legata al santuario marino di Palau, che proibirà attività quali pesca ed estrazione mineraria nell’80% del suo territorio. Si tratta di circa 500mila chilometri quadrati di oceano, riservati alla fauna locale. Secondo le autorità, l’iniziativa era indispensabile, dopo anni di pesca commerciale indiscriminata che aveva ridotto il numero di esemplari di alcune specie sotto il livello di guardia. Il presidente di Palau è orgoglioso che questi due progetti possano servire da esempio per il futuro: “Con una migliore educazione e consapevolezza, altri territori avranno la fiducia per intraprendere le azioni necessarie”.