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Virginia Raggi ha dormito in sacco a pelo al Campidoglio: “Una notte unica”

Pubblicato: 22/01/2020 18:25

Fare talmente tardi a lavoro da non riuscire a rincasare e dormire accanto alla scrivania. Sembra la scena di un documentario sullo sfruttamento del lavoro in Cina e invece è il fermo immagine di una serata di Virginia Raggi. “Non era una notte qualsiasi” chiarisce la sindaca di Roma, “ma quella tra il 19 e il 20 novembre 2018”. E se non condividete l’agenda della Raggi vi spieghiamo cosa è successo in quelle ore senza tempo, ma con un po’ di sonno.

In campeggio al Campidoglio

La notte che Virginia Raggi ha raccontato nel libro di Claudio Guerrini (speaker di RDS) dedicato alle prime volte è quella che ha preceduto l’abbattimento delle ville dei Casamonica. Un giorno che ha fatto storia e che, probabilmente, rimane la pietra miliare dell’amministrazione Raggi degli ultimi anni. La Sindaca ricorda: “Si era fatta mezzanotte e la mattina successiva dovevo alzarmi prestissimo. Pensai a un hotel, ma alla fine decisi di restare qui. Ricordo precisamente tutti i miei movimenti: salutai i miei collaboratori, chiusi a chiave tutte le porte, tirai fuori il mio sacco a pelo (in Campidoglio non ci sono letti), puntai la sveglia alle tre e mi addormentai sul divano del mio studio. È un divano a tre posti, io sono piccolina e ci stavo comodamente“.

“La vista dei Fori Imperiali mi ha rasserenato”

Il libro da cui è tratto l’aneddoto, C’era una (prima) volta, contiene le testimonianze e i ricordi di tanti vip. Quello della Raggi, però, pubblicato in anteprima da Today, descrive perfettamente la sensazione di quelle agitate tre ore di sonno. Era una notte di attese, concitata, ma la Raggi confessa di aver dormito bene grazie al panorama: “La vista dei Fori Imperiali illuminati, al di là delle finestre dello studio, mi ha rasserenato e ho dormito benissimo. Una notte tanto unica quanto breve. Dopo tre ore la sveglia non ha avuto alcuna pietà, in un attimo mi sono alzata ed ero già emozionata pensando all’appuntamento storico che mi attendeva. Mi sono lavata e vestita in quindici minuti, alle tre e un quarto ero giù nell’auto pronta a partire. Alle quattro, puntuale, ho incontrato la polizia locale per l’ultimo briefing prima di dare il via all’operazione“. Un personaggio pubblico di giorno, ma anche e soprattutto di notte. In tailleur, come in pigiama.

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