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Andata e ritorno di Tosca: da Renzo Arbore a Sanremo 2020

Pubblicato: 23/01/2020 15:58

Che il Festival di Sanremo potesse diventare importante per Tosca, al secolo Tiziana Tosca Donati, il destino lo aveva già lasciato presagire fin dall’inizio. Nel febbraio 1990 Renzo Arbore la reclutò come cantante per la sua trasmissione, intitolata ironicamente Il caso Sanremo e dedicata proprio ad un bonario “processo” delle canzoni della manifestazione canora. Da allora l’artista romana ha fatto molta strada, in una lunga carriera fra musica e teatro che vedrà nel Festival di quest’anno una nuova tappa.

Gli esordi e la vittoria a fianco di Ron

Nata a Roma nel 1967, Tosca partecipa al suo primo Festival di Sanremo nel 1992, con il brano Cosa farà Dio di me, che concorre nella categoria giovani. Tra 1992 e 1993 incide anche i primi due album, Tosca e Attrice, titoli per niente casuali viste le passioni che la accompagneranno nel corso della vita.

Il rapporto con Sanremo prosegue nel 1996 con la canzone Vorrei incontrarti tra cent’anni: scritta da Ron e cantata in duetto con Tosca, vince a sorpresa la 46esima edizione del Festival. Da quel momento le grandi collaborazioni diventano una vera e propria caratteristica distintiva per la cantante romana, a partire da nomi come quelli di Lucio Dalla, Riccardo Cocciante e Renato Zero fino a quelli di Ennio Morricone o Susanna Tamaro, che per lei scrive il brano Nel respiro più grande in occasione di Sanremo 1997.

Gli anni successivi sono caratterizzati da tanti impegni teatrali per Tosca, che si cimenta nel ruolo della protagonista del musical campione di incassi Sette spose per sette fratelli per poi interpretare, tra 2003 e 2005, Jenny delle spelonche nell’Opera da tre soldi di Bertold Brecht. Nel 2007 arriva anche l’ultima partecipazione a Sanremo, con la canzone Il Terzo Fuochista, che si classifica al settimo posto.

Il ritorno a Sanremo

Il ritorno sul palco dell’Ariston nel 2020 rappresenterà quindi qualcosa di speciale, in un periodo non del tutto facile in cui Tosca aveva anche meditato di andare a vivere all’estero: “Per quelli come me in questo periodo l’Italia è un paese faticoso – ha rivelato in un’intervista apparsa su La RepubblicaDevi fare i conti col mondo che corre pragmatico, con la musica che viene consumata più che ascoltata”.

Proprio per tale motivo la chiamata di Amadeus è stata una vera sorpresa, una testimonianza di come ci fosse ancora spazio per lei. La canzone che presenterà, Ho amato tutto, si confronterà con il grande pubblico, in una situazione, ammette la cantante, non sempre facile da gestire: “L’importante è non commettere l’errore di andare a Sanremo con grandi aspettative. Mi successe nel 1997, l’anno dopo la vittoria. Mi spettavo chissà cosa e puntualmente l’ho vissuto malissimo”.

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2020 11:23