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Morfina a 5 neonati prematuri: infermiera in manette

Pubblicato: 30/01/2020 12:43

Un’infermiera è stata arrestata con l’accusa di aver somministrato morfina a 5 neonati prematuri, in una clinica tedesca. Le indagini, scattate dopo sintomi di sofferenza respiratoria manifestati dai piccoli, sono ancora in corso e, secondo Spiegel, la somministrazione sarebbe avvenuta tramite manipolazione del latte.

Morfina ai neonati, infermiera arrestata

Un’infermiera della clinica universitaria di Ulm, in Germania, sarebbe accusata del tentato omicidio e lesioni nei confronti di 5 neonati. Fonti locali rimandano al sospetto che avrebbe spinto al suo arresto, avvenuto il 29 gennaio scorso.

Per gli inquirenti, la donna potrebbe aver somministrato morfina ai bambini, di cui sarebbero emerse tracce nelle urine. Il caso ha scosso le cronache della regione, il Baden-Wuerttemberg, e le indagini procedono a ritmo serrato.

L’allarme sarebbe scattato, riporta Spiegel, dopo l’insorgere di preoccupanti problemi respiratori nei piccoli, prontamente salvati dal personale in servizio quel giorno, il 20 dicembre scorso.

Inizialmente, l’ospedale avrebbe sospettato un’infezione ma i successivi accertamenti avrebbero evidenziato residui del potente analgesico, nonostante non fosse prescritto. Così è scattata la segnalazione alla polizia.

La versione dell’ospedale

L’arresto dell’infermiera sarebbe scattato dopo una perquisizione all’interno della struttura. Nell’armadietto sarebbe stata rinvenuta una siringa con del latte materno e le analisi avrebbero mostrato la presenza di morfina.

La clinica tedesca ha istituito una unità interna di crisi per rispondere alle domande e a eventuali altre segnalazioni da parte delle famiglie, e sul sito web della struttura è stato diffuso un comunicato stampa.

Ci dispiace moltissimo che si sia verificato un simile incidente e ci scusiamo sinceramente con genitori e figli“, ha dichiarato Udo X. Kaisers, direttore e presidente del consiglio di amministrazione dell’ospedale universitario di Ulm.

Venerdì 17 gennaio 2020 – si legge ancora nel comunicato – l’ospedale universitario di Ulm ha presentato una denuncia penale contro ignoti. L’ospedale universitario collabora pienamente con le autorità inquirenti e fornisce tutti i documenti richiesti. (…) A causa dell’insolito caso di problemi respiratori riscontrati in 5 bambini nati prematuri, è stato avviato l’accertamento di una presunta infezione in corso. Il risultato di questi test mostra la ragione del temporaneo peggioramento delle loro condizioni: gli era stato somministrata una sostanza“.