Per circa 4 anni vittima di orribili abusi e torture da parte di madre e patrigno: è la storia di un bambino inglese cui sarebbe stato impedito di andare a scuola per essere “educato a casa”, e la realtà di quella terribile spirale di violenze è emersa nel corso del processo a carico dei due.
Bimbo tolto da scuola, per anni vittima di abusi
I fatti, balzati in testa alle cronache del Regno Unito e tracciati in un’inchiesta del Guardian, rimandano a un drammatico tessuto di violenze domestiche.
Vittima un bimbo a cui madre e patrigno avevano impedito di proseguire gli studi in una scuola elementare del Northamptonshire, strappato al suo mondo di innocenza e spensieratezza con la scusa di essere “educato a casa“.
Dietro la maschera di un percorso di lezioni private, però, si sarebbe annidato il verme di un orrore lungo 4 anni, fatto di abusi e torture consumati nel silenzio di un’apparente quiete familiare.
Il minore avrebbe vissuto un incubo senza fine, tra percosse e privazioni, rinchiuso in una stanza, costretto a espletare i propri bisogni sul pavimento e cibarsi di alimenti scaduti.
Dalle carte citate dal quotidiano emergerebbe anche il totale isolamento del piccolo dal resto della famiglia: gli sarebbe stato impedito di parlare con chiunque, compresi i fratellini.
Madre e patrigno a processo
Secondo il Times, sul tavolo del governo britannico sarebbe approdata una richiesta di un intervento volto al maggiore controllo della condizione di minori allontanati dalla scuola dalle loro famiglie, per scongiurare il rischio di trovarsi davanti a casi come quello del piccolo.
Il bimbo è stato salvato dalle autorità locali nel 2016, e l’esito del processo a carico di madre e patrigno (36 e 34 anni), si attende per i prossimi giorni. I due sono chiamati a rispondere di lesioni e negligenza, e rischiano una condanna tra i 3 e i 7 anni di reclusione.