Benedetta Fugazza, alunna della classe 5P del Liceo “Leonardo” di Brescia ha vinto il premio SPACE APPS CHALLENGE della NASA. Insieme al suo team formato da Andrea D’Urso, Andrea D’Amore e Alessandro Crispiels ha scelto la sfida complicata di creare una chiatta per ripulire gli oceani dalla plastica e dalla microplastica. I vantaggi sono vari: è fatta per essere guidata da remoto e funziona con energie rinnovabili. I ragazzi del liceo “Leonardo” hanno ricevuto un riconoscimento ufficiale per l’innovativo progetto.
Il corpo del progetto
La consegna come si legge sul sito della scuola era: “Produrre soluzioni open source per affrontare le sfide globali, dalla prevenzione sismica all’esplorazione dello spazio fino alla qualità dell’aria”.
Questi 4 ragazzi hanno usato tutto il loro sapere per riuscire a realizzare qualcosa di utile per il nostro pianeta. Tema molto attuale e sentito tra i giovani. Sulla pagina Instagram @space_apps_challenge_brescia con un video post dicono: “Il nostro obiettivo è di trovare un modo di ripulire l’oceano dalla plastica e dalla microplastica” e poi ancora “Il nostro progetto è chiamato ‘Elefante’, abbiamo scelto questo nome perché la nave raccoglie la spazzatura con una proboscide”. Il team “PlasticBusters” ha usato tutte le caratteristiche e qualità in loro possesso come dichiara Benedetta Fugazza a Teletutto: “Abbiamo deciso di creare la chiatta in base alle nostre diverse competenze perché abbiamo anche età diverse”.

Il post di un ragazzo del team
I ragazzi vincenti e contenti della loro sfida completata sono eccitati per il futuro: “Adesso ce la giochiamo a livello mondiale” scrive Andrea D’Urso sul suo profilo Instagram, aggiungendo: “Un’esperienza bellissima, che mi ha fatto conoscere tante belle persone. Grazie di tutto“.
La sfida si è svolta nel cittadino spazio del Mo.ca, in contemporanea con 225 città in tutto il mondo. Insieme alla squadra di Benedetta si è aggiudicato il primo premio un altro team composto da tre giovani, che hanno ideato un “sensore portatile per il controllo dell’inquinamento atmosferico”.