Delicata vicenda quella emersa attorno ad una comunità di minori nel comasco. Le indagini hanno portato all’arresto del direttore, accusato di traffico di droga e detenzione di materiale pedopornografico. Non risulterebbero al momento casi di violenza sui minori della comunità.
Comprava dall’Olanda la droga dello stupro
A portare avanti le indagini, secondo quanto si apprende dal Corriere della Sera, sono stati i Carabinieri di Roma. L’inchiesta ha portato all’arresto di Edoardo Bianchi, psicologo e direttore della comunità La Valle di Lura, a Cadorago (Como).
L’uomo è stato coinvolto nelle indagini su un traffico di Glb, un acido noto anche come “droga dello stupro”. L’azione dei Carabinieri ha puntato a colpire un traffico gestito tra Italia e Olanda, del quale era partecipe anche lo psicologo. I militari sono arrivati a lui fingendosi dei corrieri.
I Carabinieri si sono finti compratori
Da quanto rivelato dal Corriere della Sera, quando si è iniziato a sospettare il coinvolgimento dell’uomo i Carabinieri hanno deciso di smascherarlo fingendosi dei corrieri. Lo hanno avvicinato fingendo di dover consegnare un pacco di Gbl, per poi dichiararsi al 42enne ed arrestarlo per traffico di droga. L’inchiesta ovviamente coinvolge altri compratori e un giro molto più ampio del semplice psicologo, tanto che sarebbero in corso altri accertamenti e sequestri.
Tuttavia, una volta preso in custodia il direttore della comunità in custodia i militari hanno fatto altre drammatiche scoperte che gettano un’ombra ancora più cupa sulla vicenda.
Trovato materiale pedopornografico sul pc
Naturalmente, i Carabinieri hanno analizzato cellulare e computer del direttore della comunità di minori. Qui hanno trovato del materiale pedopornografico, che ha alzato il livello di allarme per quanto riguarda i bambini della struttura La Valle di Lura, “piccola comunità famigliare che può offrire ospitalità a 6 bambini a partire dai 4 anni di età” si legge dal sito.
Il Corriere tuttavia riferisce che al momento non risultano episodi di violenza sessuale sui minori ospitati nella comunità, che tuttavia sono stati sistemati in altre strutture.
C’è un’accusa per violenza sessuale su minore
Sempre il quotidiano nazionale tuttavia fa sapere che tra i capi d’imputazione di Edoardo Bianchi c’è anche quello di violenza sessuale su minore. L’episodio si ascrive tuttavia al passato e non sarebbe direttamente collegabile con gli ospiti della comunità educativa.
Con questa, salgono a tre le accuse a carico dell’uomo, attualmente detenuto nel carcere del Bassone, a Como: traffico di droga, detenzione di materiale pedopornografico e, appunto, la violenza sessuale su minore.
Il giudice per la convalida avrebbe confermato la custodia cautelare del direttore Bianchi, che rimarrà così in carcere. Tuttavia avrebbe iniziato ad ammettere alcune delle sue responsabilità.