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Sanremo 2020: la classifica, Emma, Rula Jebreal e Gessica Notaro

Pubblicato: 05/02/2020 01:22

Tra le vallette scelte da Amadeus per questa 70esima edizione del Festival di Sanremo spicca anche il nome di Rula Jebreal. La giornalista palestinese durante la diretta di questa sera si prende il palco dell’Ariston per un toccante monologo contro la violenza sulle donne. Parole forti, dirette, che fanno riflettere. E che hanno commosso tutti.

Il monologo di Rula Jebreal

Rula Jebreal sul palco di Sanremo 2020 diventa protagonista di un toccante monologo contro la violenza sulle donne. Portavoce e paladina di questa battaglia, la giornalista fa riflettere con parole dirette e, purtroppo, reali: “‘Se le donne non vogliono essere stuprate devono smetterla di vestirsi da poco di buono’. Questa è solo una delle frasi rivolte alle donne nelle aule di tribunale. Noi donne non siamo mai innocenti: o perché abbiamo denunciato troppo presto o troppo tardi, perché siamo troppo belle o troppo brutte. Sono cresciuta in un orfanotrofio insieme a centinaia di bambini. Noi bambine tutte le sere raccontavamo una storia: storie tristi, di figlie sfortunate. Raccontavamo delle nostre madri, spesso stuprate, torturate e uccise. Ogni sera prima di dormire celebravamo insieme quelle parole di dolore. Per crecare di rendere ikl mondo un posto migliore anche e soprattutto per le donne“.

Mia madre fu violentata e stuprata a 13 anni

Ma poi ci sono i numeri: in Italia sono spietati. Negli ultimi 3 anni sono 3 milioni le donne che hanno subito violenze sessuali sul posto di lavoro. Ogni 3 giorni è stata uccisa una donna e 6 donne sono state uccise solo la scorsa settimana e nell’80% dei casi il carnefice ha le chiavi di casa. Mia madre ha perso il suo ultimo trreno quando avevo 5 anni: si è suicidata. Ma il dolore è una fiamma lenta, che aveva cominciato a salire quando era solo un’adolescente. Il suo corpo era qualcosa di cui voleva liberarsi: era il luogo delle sue torture. Mia madre fu violentata e stuprata a 13 anni da un uomo e poi da un sistema che l’ha costretta al silenzio. L’uomo che l’ha violentata per anni aveva le chiavi di casa“.

Vogliamo essere libere

È possibile trovare le parole giuste e far sì che non siano solo cantate, ma vissute ogni giorno. Io sono diventata la donna che sono per mia madre e grazie a mia figlia, che è seduta in mezzo a voi. Lo devo a loro, lo dobbiamo a tutte noi e anche agli uomini perbene. Lasciateci essere quello che siamo e quello che vogliamo essere: siete i nostri complici e compagni. Noi donne vogliamo essere libere nello spazio e nel tempo. Vogliamo essere musica“.

Emma Marrone incanta l’Ariston

Sul palco di Sanremo 2020 fa poi il suo ingresso Emma Marrone. La cantante ha più volte calcato il palco dell’Ariston in passato, ed ogni occasione le ha lasciato meravigliosi ricordi. Stasera l’artista salentina regala al pubblico dell’Ariston due esibizioni tutte grinta e talento, a cominciare da Stupida allegria, il suo ultimo singolo. A seguire Emma si esibisce sulle note proprio di Non è l’inferno, che le regalò la vittoria 8 anni, in un mix con Arriverà, altro brano che la cantante portò a Sanremo assieme ai Modà, e con Amami e Fortuna. Ma non si ferma qui. La cantante infatti viene accompagnata da Amadeus fuori dall’Ariston (evento mai accaduto in 70 anni di Festival) sino a raggiungere il palco di piazza Colombo, dove si esibisce per un mini-live davanti al pubblico.

Gessica Notaro: una canzone contro la violenza sulle donne

La prima serata di Sanremo 2020 continua ad offrire importantissimi spunti di riflessione su un mondo di odio e violenze. La storia in questione è quella, conosciuta ai più, di Gessica Notaro, l’ex Miss Romagna che nel 2017 è stata sfregiata con l’acido dal fidanzato. La ragazza è ospite all’Ariston e, insieme al cantante Antonio Maggio, suo grande amico, si esibisce su La faccia e il cuore, scritta da Ermal Meta contro la violenza sulle donne. La coppia di amici incanta tutti ed emoziona il pubblico all’Ariston per la sensibilità e l’intensità della canzone, che racconta del grave male della nostra società legato alle violenze domestiche.

La classifica della prima serata

La prima serata di Sanremo 2020 volge al termine, non prima però di aver visionato la classifica di gradimento delle prime 12 esibizioni di stasera. A giudicare le esibizioni dei cantanti in gara, questa sera, è stata la giuria demoscopica. Ultimi sono Bugo e Morgan: a salire Riki, Rita Pavone, Achille Lauro, Anastasio, Raphael Gualazzi, Alberto Urso, Marco Masini e Irene Grandi. Terzo Diodato, seconda Elodie, primi Le Vibrazioni.

Ultimo Aggiornamento: 05/02/2020 01:31