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Palermo, asportato tumore di 12 chili: intervento ad alto rischio

Pubblicato: 06/02/2020 11:46

Un intervento chirurgico complesso è stato condotto con successo presso la clinica “La Maddalena” di Palermo: asportato un tumore di 12 chili su una paziente 60enne. La delicata operazione, considerata ad alto rischio, è stata effettuata dall’équipe dell’Unità operativa di Chirurgia oncologica e sarebbe stata esclusa da almeno altri 3 centri italiani a cui la donna si sarebbe rivolta prima di essere seguita dagli specialisti della clinica palermitana.

Asportato un tumore di 12 chili

La notizia dell’intervento record eseguito presso la clinica “La Maddalena” di Palermo è arrivata dopo alcuni mesi. La paziente, infatti, è stata operata nel novembre scorso e il motivo per cui se ne parla dopo diverso tempo, ci hanno spiegato fonti interne alla struttura, è legato alla cautela necessaria in casi di particolare complessità come questo.

La donna è stata sottoposta a una delicatissima operazione – considerata ad alto rischio – in seguito alla diagnosi di sarcoma addominale: l’asportazione di un tumore di 12 chili.

In sala operatoria l’équipe dell’Unità operativa di Chirurgia oncologica della clinica di Palermo. Secondo quanto riportato dall’Ansa, prima del suo accesso alla struttura la 60enne sarebbe stata visitata da altri 3 centri italiani, e tutti avrebbero negato la possibilità di procedere a causa degli elevati rischi.

L’operazione eseguita a Palermo

La paziente avrebbe avuto alle spalle due anni di sofferenze, prima della valutazione del caso da parte del dottor Pietro Mezzatesta. Dopo aver informato la donna e la famiglia sui rischi dell’intervento, è stata sottoposta alla delicata operazione, durata circa 5 ore.

In sala operatoria il chirurgo oncologo Lucio Mandalà, i colleghi Luigi Casà, Paolo De Marco, gli anestesisti Sebastiano Mercadante, Patrizia Villari e Fabrizio David, gli infermieri Francesco Marabeti e Antonio Coppola.

Ansa riporta il commento di Mandalà sulla complessità del caso: “Eravamo in presenza di una massa che occupava l’intera cavità addominale. A ciò si aggiunge la gestione anestesiologica di una paziente gravemente compromessa nella funzionalità di più organi e apparati per il tumore“. La paziente oggi sta bene.

Ultimo Aggiornamento: 22/11/2021 12:13