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85enne sfrattata dalla casa popolare: “Voglio morire nel mio letto”

Pubblicato: 07/02/2020 19:34

Il problema degli sfratti delle case popolari imperversa in Italia da anni e questa volta ha colpito particolarmente il caso di una donna di 85 anni. La signora Costanza, residente a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, è stata costretta a lasciare l’abitazione nella quale ha vissuto per 60 anni.

Lo sfratto a Ceglie Messapica

Arriva dalla Puglia l’ultima notizia relativa agli sfratti delle case popolari. A Ceglie Massapica, in provincia di Brindisi, sono state svuotate le abitazioni di Piazza della Repubblica e via Guanella, su disposizione dell’autorità giudiziaria competente, in quanto sono risultate occupate abusivamente.

Tra i tanti che si sono ritrovati improvvisamente senza un tetto sulla testa è emersa la signora Costanza, residente nella stessa casa da 60 anni. L’85enne pare abbia vissuto momenti di grande dolore, sicuramente dovuto al distacco dalle abitudini e dalle radici ormai piantate nel posto  in un tempo molto lontano. La signora ha affermato di aver vissuto nell’alloggio in maniera legale e di non riuscire più a trovare la documentazione che confermi la veridicità delle sue parole. Si tratterebbe di un certificato rilasciato nel 1997 dal comune, nel quale si accerterebbe che suo padre era intestatario dell’immobile.

Insieme all’anziana donna altre 26 famiglie sono state raggiunte dai provvedimenti di sequestro.

Le parole di Costanza: “Ma perché vogliono farmi questo?”

Perdere la propria casa è per chiunque un dramma che causa gravi difficoltà sia economiche che psicologiche, ma se a lasciare la propria abitazione è una persona anziana le asperità divengono ancora più complesse. “Ti prego, non portarmi via il letto, voglio morire nel mio letto. Ma perché vogliono farmi questo? Mi sembra di essere un sacchetto di spazzatura da gettare via”: con queste parole, riportate dal Nuovo Quotidiano di Puglia la signora Costanza ha implorato la pronipote Piera, sperando di poter  vivere il resto dei suoi giorni nella casa tanto amata.Purtroppo le preghiere sono state vane e la signora è stata costretta ad abbandonare la sua dimora con l’arrivo degli assistenti sociali.

Una situazione sicuramente incresciosa, che non vede però Costanza come prima protagonista. Vicende del genere si verificano infatti continuamente e lasciano strascichi indelebili soprattutto negli anziani, tanto legati ai propri ricordi. Momentaneamente Costanza si è trasferita in una casa messa a disposizione dal parroco della cittadina, in attesa di eventuali cambiamenti.