Vai al contenuto

Studente arrestato, la denuncia di Amnesty: “Torturato con scosse elettriche”

Pubblicato: 11/02/2020 14:32

Nelle ultime ore si fa ancora più pressante la richiesta di intervento e sostegno per Patrick George Zaki (riportato anche come Zaky). Lo studente dell’Università di Bologna sarebbe in arresto e sotto tortura in Egitto, nelle mani della sicurezza nazionale. In alcuni tweet, Amnesty Italia riporta quella che sarebbe la drammatica condizione della sua detenzione.

Arrestato al suo rientro in Egitto

La vicenda di Patrick George Zaki è attentamente seguita, specie perchè come apertamente dichiarato si cerca di evitare un nuovo caso Regeni. Tra i protagonisti della notizia infatti c’è ancora l’Egitto e il suo clima ritenuto repressivo e violento nei modi.
La sicurezza nazionale egiziana avrebbe arrestato Zaki, studente all’Alma Mater di Bologna, al suo arrivo in Egitto e messo in detenzione preventiva dall’8 gennaio. Qui potrebbe rimanerci per 15 o più giorni. A gettare ombre sulla vicenda e scatenare gli appelli e le petizioni online ci sono le 24 ore in cui Zaki sarebbe picchiato e torturato.

La denuncia di Amnesty Italia

A dare voce al caso di presunta repressione contro un attivista ci sta pensando Amnesty Italia ed Egyptian Initiative for Personal Rights.
In alcuni tweet, la ong denuncia quelle che sarebbero le condizioni del giovane studente: “Secondo il suo avvocato i funzionari dell’Agenzia di sicurezza nazionale (Nsa) hanno tenuto Patrick bendato e ammanettato per tutto l’interrogatorio durato 17 ore all’aeroporto“.

Post di Amnesty Italia sul caso Zaki
Post di Amnesty Italia sul caso Zaki

Picchiato e torturato dall’NSA

In un altro tweet, prosegue la denuncia: “È stato interrogato sul suo lavoro sui diritti umani e sullo scopo della sua permanenza in Italia e più volte minacciato, colpito allo stomaco, alla schiena e torturato con scosse elettriche“.
Quindi, l’attacco diretto al governo egiziano: “L’arresto arbitrario e la tortura di Patrick Zaki rappresentano un altro esempio della sistematica repressione dello stato egiziano nei confronti di coloro che sono considerati oppositori e difensori dei diritti umani, una repressione che raggiunge livelli sempre più spudorati“.

Post di Amnesty Italia
Post di Amnesty Italia

Il caso è estremamente delicato dal punto di vista delle diplomazie internazionali: l’Italia si è attivata per informazioni, mentre dall’Egitto riferiscono che Patrick George Zaki sarebbe accusato di 27 capi d’imputazione.

Ultimo Aggiornamento: 11/02/2020 14:33