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“È mafioso per colpa degli antenati italiani”: denunciata vicepresidente dell’Argentina

Pubblicato: 12/02/2020 11:59

Stanno facendo il giro del mondo e suscitano grande indignazione le parole pronunciate dalla vice-presidente dell’Argentina Cristina Kirchner. Per per parlare dell’avversario politico ed ex presidente Mauricio Macri lo accusa di essere mafioso a causa dei suoi antenati italiani. Per quella frase, la donna sarebbe stata denunciata.

Le accuse contro l’ex Presidente Macri

Il contesto delle frasi riportate di Cristina Kirchner è la presentazione di un suo nuovo libro durante la Fiera del libro a L’Havana. Qui, la vice presidente dell’Argentina si sarebbe ritrovata a parlare della guerra giudiziaria che la vede coinvolta. Questa, ha per protagonista l’ex Presidente Mauricio Macri.
Parlando di lui, la donna avrebbe detto: “La componente mafiosa della guerra giudiziaria si è tradotta nella persecuzione dei miei figli e in particolare di Florencia“.

La “componente mafiosa degli antenati”

La Kirchner avrebbe poi proseguito, pronunciando le parole che tanto stanno facendo clamore, al limite dell’incidente diplomatico. “Deve essere questa componente mafiosa che deriva dai suoi antenati – dice la vicepresidente parlando di Macri – Come ha denunciato un noto giornalista nel quotidiano ‘Página 12’ quando ha parlato della Ndrangheta italiana. Sì deve essere per questi antenati“.
In sostanza, per la Kirchner gli atteggiamenti definiti “mafiosi” da Macri sarebbero dovuti alla sua discendenza italiana.

Denunciata per “italofobia”

Prima ancora delle reazioni politiche italiane, riporta l’Adnkronos, ci avrebbe pensato la stessa associazione organizzatrice dell’evento a denunciare Cristina Kirchner per “manifestazione italofobica“. La Fondazione Apollo avrebbe detto che le frasi della Kirchner “presentano un carattere discriminatorio, in quanto attribuisce una sospetta condotta mafiosa di una persona ai suoi ‘antenati‘, come se i comportamenti etici o contrari all’etica non dipendessero dalla libera determinazione degli esseri umani, ma dalla loro discendenza, dalla loro origine etnica“.

La stessa Fondazione ha poi obiettato citando altre grandi figure argentina con discendenze italiane. Precisazioni doverose, che sottolineano la pochezza e l’infelicità della vice-presidente, protagonista in negativo di uno scivolone diplomatico destinato a far discutere.