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Marco Vannini, i genitori dopo la Cassazione: “Adottato da tutta Italia”

Pubblicato: 13/02/2020 09:02

I genitori di Marco Vannini hanno descritto il loro pensiero dopo la sentenza di Cassazione con cui è stato annullato l’esito del secondo grado di giudizio e si sono aperte le porte al processo di appello bis per tutta la famiglia di Antonio Ciontoli, principale imputato dell’omicidio del 20enne. Marina Conte e Valerio Vannini ne hanno parlato a Chi l’ha visto?.

Il pensiero dei genitori di Marco Vannini

I genitori di Marco Vannini, Marina e Valerio, hanno ringraziato la trasmissione di Federica Sciarelli e “tantissima gente che ci ha circondato e che ci sta vicino e continua a lottare al nostro fianco. Dopo la sentenza (di Cassazione, ndr) ci sono arrivati fiori da tutta Italia e anche addirittura dalla Svizzera. È stato commovente vedere quanta gente ha sani principi e lotta insieme a noi. Marco è figlio nostro ma è un figlio adottato da tutta Italia per la crudeltà con cui è stato trattato, con quelle urla disumane“.

Ospiti a Chi l’ha visto?, hanno affrontato la questione legata alla recente sentenza di Cassazione che ha disposto l’appello bis per i Ciontoli, cancellando, di fatto, l’esito del secondo grado di giudizio (in cui furono emesse condanne a 5 anni per Antonio Ciontoli – con reato derubricato da omicidio volontario con dolo eventuale a colposo – e 3 per la moglie, Maria Pezzillo, e i figli Martina e Federico).

Ci sarà un processo di appello bis e la famiglia del giovane spera ancora di avere giustizia dopo l’atroce fine del ragazzo, ucciso con un colpo di pistola sparato all’interno dell’appartamento dei Ciontoli nel 2015.

Dal primo grado alla Cassazione: la sorte dei Ciontoli

Il caso Marco Vannini torna in appello, dopo la sentenza con cui la Cassazione ha disposto l’annullamento del secondo grado di giudizio e il ritorno dei Ciontoli a processo.

Gli ermellini hanno accolto la richiesta avanzata dalla Procura generale secondo cui si sarebbe trattato di omicidio volontario con dolo eventuale. Insieme ad Antonio Ciontoli, ex suocero della vittima e principale imputato (condannato in primo grado a 14 anni e in secondo a 5), torneranno in aula anche la moglie, Maria Pezzillo, e i due figli Martina (all’epoca fidanzata del giovane) e Federico.

Il secondo grado di giudizio, in Corte d’Assise d’appello a Roma, si era concluso lo scorso 29 gennaio con una sensibile riduzione di pena per Antonio Ciontoli e la conferma delle condanne emesse in primo grado a carico degli altri imputati (esclusa Viola Giorgini, fidanzata di Federico Ciontoli presente la notte del delitto in quella casa di Ladispoli e assolta dall’accusa di omissione di soccorso già nel primo grado).

Ultimo Aggiornamento: 13/02/2020 15:48