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Patrizia Mirigliani denuncia il figlio: “Il più grande dolore della mia vita”

Pubblicato: 20/02/2020 13:11

È il più grande dolore della mia vita ma non avevo scelta“, così Patrizia Mirigliani, imprenditrice 62enne figlia dello storico patron di Miss Italia, ha parlato della difficile scelta di sporgere denuncia contro suo figlio Nicola. La dolorosa confessione è avvenuta nel corso di un’intervista con Selvaggia Lucarelli per Tpi.it.

La denuncia della Mirigliani contro il figlio

Ho denunciato mio figlio per salvarlo, è il più grande dolore della mia vita ma non avevo scelta“, sono le parole di Patrizia Mirigliani che inizia, a Selvaggia Lucarelli, il racconto della vicenda personale che è diventata recentemente di dominio pubblico proprio a seguito delle dichiarazioni di suo figlio Nicola.

Il 31enne figlio unico della Mirigliani aveva voluto rivelare della scelta della madre di denunciarlo, a causa dei suoi problemi con la droga. “Mia madre mi ha cacciato di casa, dicendo di farmi la mia vita. Ma lei non lo può fare, per legge mi deve mantenere fino ai 34 anni, non può lasciarmi così e io le farò una denuncia civile”, ha dichiarato Nicola, secondo quanto riportato da Tpi. Un’ordinanza del Tribunale di Milano del 29 marzo 2016 ha infatti stabilito che “il mantenimento dei figli maggiorenni non economicamente indipendenti non può proseguire a vita, ma si estingue quando questi raggiungono un’età e un’istruzione adatti alla ricerca di un lavoro”, ponendo l’asticella sul limite dei 34 anni.

La cosa più brutta che si può fare a un figlio

Ora lei mi ha fatto 3 denunce e ha chiesto a tutti quelli che mi conoscono di non aiutarmi – prosegue Nicola – Io non nascondo i miei problemi con la droga, sono cominciati a 18 anni, adesso ne ho 31, in passato ho fatto qualche furtarello a casa ma sono un bravo ragazzo e ora sono pulito. Venerdì sarò sentito dal giudice, spero mi toglieranno questo braccialetto. Mia madre ha fatto la cosa più brutta che si può fare a un figlio e voglio renderla pubblica, è imperdonabile”.

Da due giorni Nicola è fuori dalla casa in cui viveva con Patrizia, col braccialetto elettronico e sottoposto a misura cautelare, con obbligo di rimanere ad almeno 400 metri di distanza da sua madre. La misura è arrivata dopo che la Mirigliani ha denunciato il figlio per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione.

La versione di Patrizia Mirigliani

La versione della Mirigliani però si discosta da quella del figlio: “Sono 12 anni della mia vita che combatto, Nicola soffre di dipendenze, l’ho portato in 7 comunità. Se sono arrivata al punto di denunciare mio figlio, è perché sono distrutta. Lui vuole che io lo mantenga a vita con i suoi vizi ma non lo accetto più”.

Questo magistrato ha capito la situazione insostenibile e ha attivato il codice rosso – prosegue spiegando la difficile situazione familiare che si era creata –  A me è dispiaciuto del braccialetto elettronico, ma erano pressioni continue con urla e richieste di soldi, sono 12 anni che Nicola mi ruba a casa. Io e il padre siamo disperati, è la battaglia più devastante che abbia mai fatto”. È anche dispiaciuta per il risalto che ha avuto la vicenda, perché “ora questa è un’etichetta che mio figlio si porterà dietro per la vita”.

Un messaggio di dolore per tutti i genitori

Io spero che nessuno di una certa tv si nutra di questo gossip. La mia è una tragedia, se deve diventare pubblica che sia un messaggio per i genitori che come me vivono questo dramma: arrivati a questo punto di non ritorno denunciate per salvare i vostri figli”.

Nonostante il dolore, la conclusione di Patrizia Mirigliani è quella di un genitore lucido: “Io ho dovuto denunciare Nicola per salvarlo, è pieno di mamme che sono costrette a farlo. Non avevo scelta. Non abbiamo scelta. Sono stata sola in una battaglia più grande di me. Ho sperato tanto in un bel finale, è stato in questi 12 anni il più grande sogno della mia vita. Chissà che questa, nel dolore più atroce, non sia una svolta”.