Sono giornate particolari quelle che sta vivendo l‘Antartide. Dopo che nelle scorse settimane sul continente ghiacciato si sono registrate temperature record – con picchi di 18,3 gradi il 6 febbraio, la stessa temperatura di Los Angeles quel giorno – oggi i ricercatori si sono trovati di fronte a un fenomeno sbalorditivo: la neve in una zona dell’Antartide è diventata rossa.
La neve rossa di fronte alla base ucraina in Antartide
Lo strano avvenimento è avvenuto sull’isola di Galindez, poco fuori dalla base ucraina di ricerca Vernadsky. Invece che una distesa bianca, i ricercatori sono rimasti di sasso quando si sono trovati di fronte a un manto di neve di colore rossastro. La causa dietro questo strano effetto cromatico è, come si può immaginare, il cambiamento del clima che proprio a quelle latitudini si fa sentire in questi giorni con più veemenza: una microscopica alga avrebbe iniziato una copiosa fioritura per via delle temperature decisamente alte per l’Antartide. L’alga sarebbe inoltre un’ulteriore responsabile per lo scioglimento dei ghiacci.
L’alga rossa, o Chlamydomonas nivalis
Le foto dell’avvenimento sono state immediatamente condivise su Facebook dai ricercatori ucraini, meravigliati da un paesaggio che sembra uscito da un film di fantascienza e subito pronti ad analizzare in laboratorio la neve per scoprire come mai fosse diventata rossa. Ed ecco che grazie ai microscopi è saltata fuori la presenza della Chlamydomonas nivalis, alga comune nelle zone fredde, come quelle polari e alpine, che però durante l’inverno dovrebbe essere dormiente riprendendo la fioritura soltanto quando le temperature si fanno più miti.
Per proteggersi dal freddo contribuisce allo scioglimento dei ghiacci
Se da giovane l’alga risulta verde per via dei cloroplasti, delegati alla fotosintesi clorofilliana, e riesce a muoversi nell’acqua grazie a due piccole code, nella sua fase adulta diventa rossa e immobile: per sopravvivere al freddo si dota di una parete cellulare secondaria che funge da isolante, nonché dei pigmenti rossi che determinano il suo particolare colore. Come spiegato dai ricercatori ucraini, lo strato protettivo permette all’alga di resistere alle radiazioni dei raggi ultravioletti, riuscendo allo stesso tempo però ad assorbire il calore necessario a sopravvivere. Questo meccanismo di sopravvivenza dell’alga, in Antartide, ha però un risvolto della medaglia poco piacevole: assorbendo calore, l’alga favorisce infatti lo scioglimento dei ghiacci, andando a irrobustire il già delicato influsso dei cambiamenti climatici in un continente che perde sempre più la sua conformazione ghiacciata.
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