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Giusy Ventimiglia, fu omicidio? Il fratello teme che si sospetti di loro padre

Pubblicato: 02/03/2020 15:31

“Temiamo che la Procura sospetti di nostro padre”. Una nuova preoccupazione pesa sul fratello di Giusy Ventimiglia, la 38enne scomparsa nel 2016 a Bagheria, nel palermitano. Per più di tre anni Salvo Ventimiglia ha lanciato appelli per spingere gli investigatori ad abbracciare l’ipotesi di omicidio nelle indagini sulla sparizione della donna. L’uomo si è più volte rivolto alla trasmissione Chi l’ha visto?, che in passato si è occupata del caso. La Procura di Termini Imerese ha di recente annunciato di indagare non più per sequestro di persona, ma per omicidio. Ora Salvo teme però che sotto la lente degli inquirenti possa finire suo padre, e svela a Fanpage.it i suoi timori.

I sospetti sul padre di Giusy Ventimiglia: “Una seconda violenza”

“Non vogliamo credere che si tratti di nostro padre”, dichiara Salvo Ventimiglia a Fanpage.it. Le insistenti domande degli inquirenti  sulle abitudini e su ipotetici comportamenti violenti da parte del padre di famiglia sollevano però in lui questo sospetto. Un sospetto, a parere suo, infondato. “Non è giusto sospettare di uomo che si è sempre sacrificato”, spiega il fratello di Giusy Ventimiglia, ricordando come l’uomo li abbia cresciuti “facendoci da madre e padre”. Con la consorte affetta da schizofrenia, è stato il papà ad occuparsi di tutto in casa. Veder finire proprio lui al centro delle indagini per omicidio della sorella “sarebbe per noi una seconda violenza dopo la perdita di Giusy”, conclude Salvo Ventimiglia.

“Mia sorella era manipolata”

A parer suo, le indagini dovrebbero invece concentrarsi sul giro di soldi in cui Giusy Ventimiglia pareva coinvolta. Prima della sua scomparsa, Giusy lamentava un continuo bisogno di denaro. Denaro che però non spendeva per le sue esigenze: dopo la separazione avvenuta nel 2012, la donna era tornata a vivere con i genitori. Che fine facevano allora tutti quei soldi? “Mia sorella era manipolata”, ipotizza Salvo, “quei soldi non erano sicuramente per lei”.

La misteriosa scomparsa di Giusy Ventimiglia

“Sono deluso dal fatto che dopo 39 mesi non siano ancora arrivati a una conclusione, lamenta Salvo. Giusy Ventimiglia scomparve misteriosamente il 13 novembre del 2016. L’ultima persona a vederla fu proprio il padre, quando la donna uscì di casa intorno alle 7.30. Da allora, di lei si persero le tracce. Inizialmente un’amica della donna, Floriana, testimoniò di aver fatto colazione con lei, per poi cambiare versione e negare di averla incontrata. Quel che si dà per certo è che il cellulare di Giusy ha agganciato la cella di Via del Fonditore per l’ultima volta, poi ha smessi di dare segnali. Chi doveva incontrare lì Giusy Ventimiglia? Secondo il criminologo Spoletti, consulente della famiglia, “l’assassino è da ricercare proprio tra le persone che avevano contatti con Giusy”. La famiglia Ventimiglia resta in attesa di novità dalla Procura di Termini Imerese.