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Coronavirus, parla il paziente 1: la cosa più bella è tornare a respirare

Pubblicato: 23/03/2020 20:54

Tutti lo conoscono come il paziente 1 di Codogno, ed è il 38enne Mattia ormai dimesso dall’ospedale San Matteo di Pavia. Proprio oggi è stato diffuso il suo messaggio dopo le dimissioni, la prima volta che in Italia si sente la sua voce, dopo che si è tanto parlato di lui. Le sue parole si possono ascoltare in un video caricato online sul profilo Facebook di Attilio Fontana.

Le parole del paziente 1

Ora il paziente 1 ha anche una voce. Il 38enne lodigiano racconta cosa gli è successo, quello che ricorda dell’ospedale e ricorda a tutti l’importanza di rimanere a casa. Naturalmente coglie anche l’occasione per ringraziare i medici, di cui tanto e giustamente si parla durante questa emergenza, che si sono occupati di lui.

Questa è una bella notizia, oggi anche Mattia (il paziente 1) è tornato a casa e ha deciso di dare a tutti un messaggio: guarire è possibile, ma la cosa più importante è la prevenzione. State a casa. La cosa più bella? tornare a respirare“, ha scritto Attilio Fontana su Facebook a corredo del video in cui Mattia prende la parola e si racconta.

E’ fondamentale stare in casa, la prevenzione è indispensabile, allontanarsi da propri cari e amici, non si può sapere chi è contagiato. Io sono stato molto fortunato, da questa malattia si può guarire“. La difficoltà ora e racchiudere in poche parole tutta la sua esperienza: “E’ difficile dopo questa esperienza fare un racconto di quello che mi è successo. Mi ricordo il ricovero a Codogno, poi mi hanno raccontato che per 18 giorni sono stato in terapia intensiva“. Successivamente è stato trasferito nel reparto di malattie infettive, “dove ho cominciato ad avere un contatto con il mondo reale e a fare la cosa più semplice e bella: respirare“.

Guarda il video

https://www.facebook.com/fontanaufficiale/videos/513636862610007/

La salute del paziente 1

Raffaele Bruno, direttore delle Malattie infettive del Policlinico San Matteo di Pavia parla delle condizioni del suo paziente: “Ora sta bene: lo conferma l’esito negativo dei tamponi a cui è stato sottoposto in questi giorni. A casa potrà condurre una vita normale, come quella di tutti noi, perché è da considerarsi guarito a tutti gli effetti“, riporta AdnKronos. Una buona notizia insomma: “Guarire lui, dal punto di vista umano, in un mese mi ha insegnato che la normalità è un privilegio“.