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Mina, la Tigre di Cremona tra leggenda e realtà

Pubblicato: 23/03/2020 13:02

Dici Mina e un brivido, inevitabile, corre lungo la schiena. Non è solo una grande cantante, attrice, conduttrice, discografica è, a tutti gli effetti, leggenda. Leggenda che è stata alimentata, di certo, da quell’alone di mistero dovuto al volontario quanto compianto ritiro dalle scene nel lontano 1978. Una leggenda che ha donato al repertorio musicale e artistico italiano alcune delle più celebri, commoventi e amate canzoni della storia. Da dove nasce il grande talento della Tigre di Cremona? Quali sono state le gioie e le sofferenze dell’artista di Mille bolle blu?

I primi “ruggiti” di Mina

Nata il 25 marzo 1940 a Busto Arsizio, Mina trascorre l’infanzia a Cremona. È la nonna a farla scoprire la passione per la musica, iniziandola al pianoforte, strumento presto abbandonato dalla giovanissima che preferisce esprimersi con la sua mirabolante voce. Si “esibisce” piuttosto a scuola, durante gli intervalli, su richiesta dei compagni di classe. Cresciuta a pane e “mostri sacri” come Frank Sinatra, Elvis Presley, Ella Fitzgerald, spinta dagli amici e quasi per scherzo, sale e canta per la prima volta su un palco nel 1958, al Bussola di Marina di Pietrasanta. È colpo di fulmine per la futura ugola d’oro dello Stivale. Non c’è esitazione, non c’è imbarazzo, il palco e il microfono sono il suo ambiente naturale.

Mina, i numeri di una carriera al top

60 anni di carriera, 75 album incisi, 1500 canzoni e 150 milioni di dischi venduti. Numeri da capogiro che però rendono palpabile, anche da un punto di vista quantitativo, il successo stellare raggiunto da Mina. Non si contano neppure i premi ricevuti, i dischi d’oro, di platino, ecc, i riconoscimenti per la più grande cantante italiana di tutti i tempi.

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Le più importanti collaborazioni e i duetti entrati nella Storia

Innumerevoli anche i nomi più o meno celebri che hanno collaborato nel corso degli anni a testi e musica delle melodie plasmate e rese immortali dalla voce inavvicinabile di Mina. Tra quelli più memorabili, quello di Gino Paoli che dovette convincere una restia Mina a interpretare quel capolavoro di Il cielo in una stanza, o quello di Ennio Morricone con la creazione di Se telefonando del maggio del ’66, o di Cristiano Malgioglio che elaborò le contestate e poi censurate L’importante è finire e Ancora ancora ancora. Come dimenticare poi il duetto con Alberto Lupo, che gioca il ruolo del seduttore seriale in Parole parole o quello delicatissimo e struggente con Lucio Battisti e la sua (e di Mogol, ovviamente) Insieme. Proprio la collaborazione con Battisti fu una delle più brevi ma anche una delle più feconde, circoscritte tra gli anni 1970 e 1971. In pochi possono dire di non aver assistito alla storica esibizione di Mina e Battisti al Teatro 10, il 23 aprile 1972.

Mina e Battisti
Mina e Lucio Battisti durante le prove a Teatro 10 (1972)

Mina ha duettato inoltre con (per citare qualche nome) Fabrizio De André, Ugo Tognazzi, Giorgio Gaber, Alberto Sordi, Riccardo Cocciante, Tiziano Ferro, gli Afterhours e, ultimo ma non per importanza, il grande amico Adriano Celentano. Sono nel cuore di tutti gli italiani brani come Acqua e sale e Brivido felino.

Mina, una vita privata tormentata

Sono gli anni Sessanta e Mina ha già raggiunto il successo con brani come Tintarella di luna, quando incontra e si innamora di Corrado Pani, all’epoca sposato e separato in casa. La relazione tra i due, resa ormai di dominio pubblico dalla prima gravidanza della Tigre di Cremona, fa scandalo. Il loro amore costerà a Mina il posto nel programma Studio Uno, sostituita da Rita Pavone. Il 18 aprile 1963 nasce il primogenito della cantante, Massimiliano. La nascita del piccolo “Paciughino” non basta a tenere insieme la coppia che, dopo poco, si lascia. Mina andrà poi a convivere per alcuni anni con il compositore Augusto Martelli.

Il dolore e i lutti

Ha solo 22 anni il fratello di Mina, Alfredo, quando, la notte del 28 maggio 1965, un incidente stradale stronca la sua giovane vita e la sua carriera come cantante. Mina è devastata dalla notizia della morte di Geronimo, il nome d’arte che lei stesse gli aveva scelto (per la forma del naso aquilino rassomigliante a quella del capo indiano) con cui aveva un legame profondo.

Mina e il fratello Alfredo
Mina con il fratello Alfredo Mazzini, in arte Geronimo

La morte si ripresenta impietosa a bussare alla porta di Mina nel 1973, quando il marito, il giornalista Virgilio Crocco, da cui è separata, viene investito da un’automobile a La Crosse, in Wisconsin. Da Crocco, la cantante aveva avuto una bambina, Benedetta, nata l’11 novembre 1971.

Il grande amore, Eugenio Quaini

Dopo una breve relazione con Alfredo Cerruti, membro degli Squallor, verso la fine degli anni Settanta, Mina incontra nuovamente l’amico di vecchia data Eugenio Quaini, cardiologo ligure di alcuni anni più giovane. Diventa suo marito, lontano dai riflettori, il 10 gennaio 2006. Compagno di vita di Mina da circa quarant’anni, abita con la cantante a Lugano, in Svizzera.

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Mina, “Brava” è dir poco

Liza Minnelli l’ha definita “la più grande” ma questa è solo una delle “chicche” che descrivono la vita di questo mito vivente. Poiché Mina è coraggio e intraprendenza, è stata la prima a indossare una minigonna in tv, la prima a fondare una sua etichetta per avere la possibilità di essere libera di fare musica come voleva lei. È stata anche la prima a capire la direzione dello spettacolo in tv e che lei non avrebbe voluto farne parte, ritirandosi ufficialmente dalle scene il 23 agosto 1978, data della sua ultima esibizione in pubblico. Nel 2001 è stata nominata Grande Ufficiale al Merito della Repubblica da Carlo Azeglio Ciampi. E nonostante la sua assenza “fisica”, Mina continua a cantare, a registrare, a collaborare e a far vibrare i cuori di tutti con la sua voce ineguagliabile.

Mina minigonna
Mina in minigonna, durante il programma televisivo Doppia coppia (1970)
Ultimo Aggiornamento: 23/03/2020 23:10