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Coronavirus, in Ecuador defunti lasciati in strada e a casa per giorni

Pubblicato: 04/04/2020 13:58

A causa della pandemia di coronavirus molte persone in Ecuador sono costrette a tenere in casa i cadaveri dei propri cari, anche per giorni. È la drammatica situazione che si sta verificando nelle zone più povere di Guayaquil, una delle principali città del Paese, dove le autorità fanno fatica a dare una degna sepoltura a tutti coloro che perdono la vita in queste settimane.

Al momento le fonti ufficiali del governo parlano di circa 150 morti da coronavirus in tutta la nazione, ma la cifra reale potrebbe essere decisamente più alta, dato che gran parte dei casi non vengono ancora correttamente diagnosticati.

Nessuno viene a prelevare i corpi

Lo abbiamo avvolto in una busta di plastica nera, adesso è qui nel soggiorno”, ha raccontato all’Associated Press una residente di Guayaquil, riferendosi al corpo del marito, morto qualche giorno fa dopo aver avuto la febbre alta. Il problema, inconcepibile nella sua tragica semplicità, è che gli ospedali si trovano impossibilitati ad ospitare tutti i pazienti e così molti di loro finiscono per morire a casa.

A quel punto le imprese di pompe funebri non possono prelevare i corpi, poiché per legge un medico deve aver prima certificato la causa dei decessi. La maggior parte degli operatori sanitari, però, sono impegnati sul fronte dell’epidemia, con il risultato che queste certificazioni tardano ad arrivare e i cadaveri rimangono nelle abitazioni, oppure vengono spostati in strada dai parenti esasperati.

L’aumento dei decessi

Secondo quanto riporta l’Associated Press, le autorità di solito prelevavano circa 30 persone al giorno morte nelle loro abitazioni, ma dall’inizio dell’emergenza si è passati a 150 al giorno. Non tutte, si specifica, sono decedute a causa del coronavirus, ma si tratta di una cifra che dà l’idea dell’entità del problema.

Chiediamo perdono a tutti coloro che hanno dovuto aspettare giorni interi prima che i loro cari venissero portati via”, ha dichiarato Jorge Wated, incaricato dal governo ecuadoregno della gestione della crisi. La task force avrà ora il difficile compito di ricondurre la situazione sotto controllo, garantendo nel contempo a tutte le famiglie, anche nelle prossime settimane, una dignitosa sepoltura dei propri cari.

In copertina: immagine di repertorio