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Brad Pitt: la confessione sulla malattia che lo affligge da anni

Pubblicato: 16/04/2020 21:02

Il divo del cinema Brad Pitt ha rivelato già 7 anni fa a Esquire di soffrire di una malattia che non gli permette di riconoscere i volti. Parliamo della prosopagnosia, un deficit cognitivo-percettivo.

Oggi però l’attore racconta come riesce a convivere con questo problema. L’attore, infatti, ha recentemente raccontato alla CNN di soffrire e vivere questa malattia come un forte handicap che gli sta causando non pochi problemi sociali.

Brad Pitt: “Mi odiano moltissime persone

La prosopagnosia ha causato e sta causando non pochi e trascurabili problemi all’attore. Lui stesso Brad Pitt aveva dichiarato qualche tempo fa a Esquire: Mi odiano moltissime persone perché pensano che la mia sia una mancanza di rispetto. Un anno mi ero deciso ad affrontare la cosa, chiedendo alle persone ‘okay, ci conosciamo?’, ma le cose sono andate anche peggio. Le persone erano ancora più offese, ti prendevano per egoista. Per me è un mistero. Non riesco ad afferrare un volto“.

Sembrerebbe, infatti, che l’attore stia evitando di frequentare le persone e di limitare le situazioni di socializzazione. Un grosso problema per una star del cinema del suo livello costantemente attorniata da un gran numero di persone: familiari, colleghi, giornalisti e produttori.

Prosopagnosia: che cos’è e cosa causa?

Il nome prosopagnosia deriva dalle parole greche pròsopon (faccia) e agnosìa (ignoranza) ed è stato assegnato per la prima volta dal neurologo tedesco Joachim Bodamer nel 1947. Si tratta di un deficit del sistema nervoso centrale e non, come alcune fonti riportano, un disturbo della memoria. Un handicap che porta a non riconoscere i volti delle persone. Un deficit cognitivo che nei casi più gravi può portare a non riconoscere sé stessi allo specchio. Le origini possono essere congenite oppure conseguenza di danni cerebrali.

Ad oggi non esistono cure e Brad Pitt, che dichiara di soffrirne, si esprime così al riguardo: “Non ci sono cure vere e proprie che possano portare ad una completa guarigione. Ci sono solo delle terapie di focalizzazione. Bisogna concentrarsi usando tecniche uditive che puntino al riconoscimento della voce. Poi bisogna concentrarsi su alcuni particolari del viso, come possono essere un neo, o una cicatrice. Non sempre è facile. Soprattutto se si tiene contro del lavoro che faccio. Ecco perché non esco quasi mai di casa: ogni giorno ci sono così tante persone da incontrare!“.