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Pasqua ortodossa con il coronavirus: i festeggiamenti delle Chiese ortodosse

Pubblicato: 19/04/2020 11:53

La scorsa settimana il mondo cattolico ha festeggiato la Pasqua, ma questa domenica sono le Chiese ortodosse a celebrare la Resurrezione. Anche la Pasqua ortodossa sarà segnata dalle misure di contenimento per il coronavirus, con alcuni importanti riti che si sono svolti alla presenza dei soli esponenti del clero.

Le chiese saranno chiuse nella maggior parte dei Paesi ortodossi, come Russia e Romania. Restrizioni ai fedeli sono state date dal Patriarca di Costantinopoli e dalla Chiesa ortodossa greca.

Gerusalemme, il rito del Fuoco Sacro con il coronavirus

Le Chiese orientali seguono il calendario giuliano, a differenza dei cattolici che hanno quello gregoriano. Proprio per questo c’è la discrepanza nei giorni in cui si celebra la Pasqua ortodossa. Ieri nella Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme si è svolto il rito del Fuoco Sacro, uno dei più importanti per i cristiani ortodossi.

Questo rito viene celebrato da almeno 6 secoli, ma ieri ha dovuto essere adattato alle esigenze per la limitazione dei contagi. Solo 10 importanti ecclesiastici sono entrati all’interno della Basilica, che in genere vede migliaia di fedeli passarsi il fuoco per accendere le candele. Il rito è stato presidiato dal patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme.

Guarda il video:

Il messaggio per la Pasqua ortodossa

Da parte dei patriarchi arrivano messaggi in linea con i tempi correnti, segnati dal coronavirus. “È difficile restare umani senza la speranza dell’eternità. Questa speranza vive nel cuore di tutti i medici, infermieri, volontari, donatori e di tutti coloro che prestano assistenza generosamente ai fratelli che soffrono con spirito di sacrificio, abnegazione e amore“, ha dichiarato Bartolomeo I, come riporta VaticanNews.

Il patriarca di Costantinopoli continua spiegando come il coronavirus abbia mostrato “quanto fragile sia l’uomo, quanto facilmente lo domini la paura e la disperazione, quanto impotenti si rivelino le sue conoscenze e la sua fiducia di sé“.

L’appello a rimanere a casa

I cristiani ortodossi sono 260 milioni in tutto il mondo. A loro i patriarchi hanno chiesto di festeggiare questa Pasqua nelle loro case, rispettando le indicazioni dei vari governi. Da Mosca a Cipro, le preghiere saranno trasmesse in streaming e nelle chiese rimaste aperte si manterrà il distanziamento sociale.