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Come sostituire un abbraccio a parole

Pubblicato: 21/04/2020 16:00

Sono già passati due mesi dalla chiusura della maggior parte delle nostre regioni e ancora non sappiamo quando, finalmente, ci sarà possibile tornare a quella che ricordiamo come una vita “normale”.

Quello che cambierà sarà sicuramente il rapporto che avremo con gli altri. Spesso si dice che noi italiani siamo uno dei popoli più espansivi: stiamo vicini fisicamente, ci abbracciamo spesso e tocchiamo tanto. Adesso non più.

Per aiutare i nostri lettori in questo momento di grandi cambiamenti nei nostri rapporti sociali e relazionali, abbiamo chiesto a Paolo Borzacchiello, uno dei massimi esperti di intelligenza linguistica in Italia, come si può sostituire un abbraccio a parole.

Sono già cambiate tante cose e il futuro ci pone davanti a nuove sfide, all’incertezza di come e quando sarà questa nuova normalità. I nostri amati aperitivi si sono trasformati in video chat di gruppo, le cene in lunghe telefonate e l’ufficio in un angolo di casa. Adesso più che mai, anche se ne abbiamo sempre avuto certezza, è importante l’uso delle parole.

La speranza è quella di tornare presto a toccare le persone che amiamo, nel frattempo, però, possiamo continuare a dimostrare il nostro amore con parole diverse da quelle che usiamo di solito.

I consigli per scaldare il cuore di chi è lontano da noi

Per il cervello la distanza fisica potrebbe tradursi in distanza emotiva. Cosa fare allora per avvicinarci? Borzacchiello ci consiglia di usare un particolare linguaggio figurato, cioè delle parole che portano al nostro cervello le sensazioni che vogliamo provare.

Stabilisci i tuoi obiettivi

Puoi fare una lista delle sensazioni che vorresti provare in questo momento e usare proprio quelle parole durante la tua giornata. Imposta un obiettivo giornaliero che determini il numero di volte che vuoi pronunciare la singola parola e poi impegnati a raggiungerlo.

Oggi, per esempio, il mio obiettivo è dire almeno 25 volte la parola “carezza”, per cui fra una settimana lo avrò detto almeno 175 volte!

Le parole da usare

Paolo Borzacchiello ci consiglia di sostituire tutte le parole che possano aumentare lo stress con vocaboli più positivi e usare parole che richiamino la prossimità fisica ed emotiva:

  • contatto;
  • abbraccio;
  • restare uniti;
  • toccare con mano;
  • vicinanza;
  • unione.

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