In questi giorni segnati dall’emergenza Coronavirus, un altro problema da considerare è quello legato allo smaltimento delle mascherine e dei guanti, di cui fanno uso ormai moltissimi italiani.
Ma come devono essere differenziate le mascherine e i guanti che utilizziamo? Qual è il destino dei cosiddetti rifiuti Covid-19?
La classificazione dei rifiuti
secondo l’Iss
Secondo quanto riportato dal rapporto n°3/2020 dell’Iss (Istituto Superiore di Sanità), i rifiuti Covid-19 si dividono in 2 tipi:
1. prodotti nelle abitazioni dove soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria;
2. prodotti dalla popolazione generale, in abitazioni dove non soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria.
I rifiuti di tipo 1, cioè quelli potenzialmente infetti, devono essere trattati come i rifiuti prodotti da qualsiasi struttura sanitaria e quindi essere raccolti in idonei imballaggi a perdere.
Per quanto riguarda i rifiuti di tipo 2, cioè prodotti da soggetti non positivi e non in quarantena, dovranno invece essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati. L’Iss consiglia però di non gettarli direttamente, ma avvolgerli prima in 2 sacchetti di plastica, utilizzando dispositivi di sicurezza come guanti, e di lavarsi bene le mani dopo lo smaltimento.
Legambiente contro l’abbandono di rifiuti in natura
Secondo uno studio del Politecnico di Torino, riportato da Wired, nella fase 2 dell’emergenza si stima che verranno utilizzate 1 miliardo di mascherine al mese solo in Italia, che saranno destinate a diventare rifiuti Covid-19. Per questo una strategia di raccolta di questi rifiuti è più importante che mai, così come combattere l’abbandono in natura di questi materiali potenzialmente infetti.
Proprio a questo riguardo ha parlato anche la presidente di Legambiente Campania, Mariateresa Imparato: “Ci sono arrivate le prime segnalazioni di abbandoni per strada e nelle vicinanze di alcuni supermercati di guanti e di mascherine chirurgiche monouso” dichiara la presidente, come riportato da Wired.
“In previsione di una fase 2 facciamo appello al senso civico e alla responsabilità dei cittadini, ma soprattutto è importante far partire una campagna di informazione e sensibilizzazione seguendo le indicazioni dell’Istituto superiore di sanità dove viene specificato come smaltire i presidi anti infezione quali mascherine e guanti” è l’appello di Legambiente.