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L’Ema lancia l’allarme: le terapie cellulari non validate comportano gravi rischi

Pubblicato: 30/04/2020 19:41

Non fidatevi di terapie cellulari senza validità scientifica e presentate come miracolose. Questo l’avvertimento dell’Ema, l’Agenzia Europea dei Medicinali, ai cittadini comunitari. Con un comunicato del suo Comitato per le Terapie Avanzate, l’ente mette in guardia contro trattamenti cellulari non regolamentati che sempre più frequentemente vengono proposti anche in cliniche europee.

I casi segnalati in Europa

Ad allarmare l’Ema, riferisce il comunicato disponibile sul sito, i numerosi casi segnalati a inizio 2020 di persone, aziende e ospedali che promuovevano “terapie cellulari non validate scientificamente quali cure per un’ampia gamma di patologie. Cancro, malattie cardiovascolari, autismo, paralisi celebrale, perdita della vista: la terapia cellulare è stata propagandata come trattamento ideale per un ponderoso numero di malattie. Peccato che, come spiega all’ANSA Francesca Ceradini, dell’Osservatorio Terapie Avanzate, “al momento le terapie cellulari approvate sono pochissime in Europa”.

I rischi delle terapie non validate

Ricorrere a terapie non validate comporta l’esposizione al rischio di “effetti collaterali gravi, a volte fatali”, riporta l’Ema. Nella casistica rientrano infezioni, reazioni immunitarie indesiderate, formazione di tumori, perdita di vista ed emorragie cerebrali. Nonostante i pericoli, Ceradini riconosce l’esistenza di “una giungla di trattamenti non validati”. Le fa eco Alessandro Aiuti, vicedirettore dell’Istituto San Raffaele Telethon di Milano. Secondo quanto ha dichiarato all’ANSA, in diversi paesi UE esistono cliniche “che offrono trattamenti spacciati come risolutivi e miracolosi (…) ad esempio per il trattamento dell’Alzheimer, ma senza che vi siano basi scientifiche”.

Terapie cellulari: un campo di ricerca promettente

Per tutelare i cittadini, sottolinea l’Ema, “sono essenziali studi clinici ben progettati per valutare la sicurezza e i benefici di queste terapie”. Le terapie cellulari sono infatti un promettente orizzonte della ricerca scientifica, con possibili applicazioni a malattie al momento incurabili. Sono trattamenti che utilizzano le cellule del paziente o di un donatore, ma non sono classificabili come trapianti in quanto “le cellule non sono utilizzate per la stessa funzione essenziale nel paziente ricevente come nel donatore” oppure “queste sono manipolate in modo sostanziale”, come spiega l’Ema.

Il monitoraggio sulle terapie condotto dall’Ema

Il ricorso a terapie non validate, oltre a comportare un grande rischio, compromette anche la ricerca scientifica. L’Ema infatti conduce un costante monitoraggio sulle terapie riconosciute nell’UE e favorisce la condivisione di informazioni tra i centri di ricerca. Eludere le procedure di autorizzazione alla sperimentazione clinica “rende difficile comprendere e documentare gli effetti delle terapie cellulari, si legge nel comunicato.

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