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Coronavirus, Giacomo Poretti e la moglie Daniela guariti dal Covid-19

Pubblicato: 04/05/2020 18:55

Anche Giacomo Poretti del trio comico, tra i più famosi in Italia, Aldo Giovanni e Giacomo, ha raccontato la propria esperienza in prima persona nel pieno dell’emergenza Coronavirus. Il noto comico italiano ha infatti raccontato a Mario Calabresi su Altre Storie di aver contratto il Covid-19 insieme alla moglie Daniela Cristofori.

Giacomo Poretti guarito dal Covid-19

Tantissima stanchezza, un mattino non sono riuscito neppure a svitare la moka del caffé, per darti l’idea di come mi sentivo“, sono state le parole del comico Giacomo Poretti che ha così raccontato a Altre Storie come sia lui che la moglie Daniela abbiamo contratto il Coronavirus. Fortunatamente sia lui che la moglie Daniela sono riusciti a superare le criticità della malattia e ora, guariti entrambi, sono tornati a volgere lo sguardo sul futuro e ai progetti che li attendono.

Il comico: “Mi sono letteralmente spaventato

Come per tanti altri che sono entrati in contatto con il virus, tra i primi sintomi accusati dal comico del famoso trio, c’è stata la stanchezza. Stesso iter per la moglie Daniela sebbene Poretti abbia poi così raccontato: “Le donne reagiscono meglio, sono davvero sempre più forti di noi“. Intervistato da TgCom24, sempre Poretti ha poi voluto raccontare i dettagli della malattia: “Mi sono letteralmente spaventato, perché mai come in questa situazione evocare l’ospedale era come evocare il cimitero… Ho passato 8 giorni a controllare il respiro. Quando è finita la febbre avevo una spossatezza come se avessi fatto 5 maratone di New York… Ricordo che una mattina non sono riuscito nemmeno ad aprire la caffettiera per quanto ero debole“.

Il progetto teatrale e il sogno di realizzarlo in ospedale

Fortunatamente però, Poretti e consorte ora sono guariti e i progetti di fronte a loro sono tanti tra cui il desiderio di poter tornare quanto prima sul palcoscenico insieme al trio con lo spettacolo Chiedimi se sono di turno, un’opera teatrale incentrata sulla sua personale esperienza da infermiere e ovviamente, si tratta di un’opera che ora più che mai si coniugherà con la sua esperienza.Mi piacerebbe ripartire portando lo spettacolo negli ospedali, con un nuovo prologo magari dedicato a questa vicenda“.