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Bimbo di 4 anni muore per trauma cranico: sospettati padre e compagna

Pubblicato: 05/05/2020 16:33

La polizia francese sta indagando sulla morte del piccolo Théo, un bambino di appena 4 anni. Secondo l’autopsia il decesso sarebbe avvenuto a causa di gravi lesioni alla testa e ad un trauma cranico che si è rivelato fatale. Il fatto, riportato dal quotidiano francese Le Parisien, è accaduto il 1° maggio a Dol-de-Bretagne, nei pressi di Saint-Malo nel nord-ovest della Francia.

Il padre del bambino e la sua compagna sono stati arrestati

Il bambino è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Rennes, dopo l’intervento dei vigili del fuoco. Una volta arrivato è stata dichiarata la morte cerebrale. Subito sono sorti forti dubbi riguardo le origini del trauma, anche a causa di diversi lividi che il bambino presentava su tutto il corpo. Il padre di Théo, un uomo di 28 anni e la sua compagna di 20 sono stati subito trattenuti in custodia cautelare dalla polizia. La coppia è stata portata dinanzi al giudice istruttore della Procura di Rennes per procedere con gli interrogatori. Nessuno dei due risulta avere dei precedenti penali.

Le dichiarazioni della coppia non hanno convinto i giudici

I sospetti si sono consolidati in seguito agli interrogatori a cui sono stati sottoposti separatamente il padre del bambino e la sua partner. Le dichiarazioni dei due sono apparse vaghe e discordanti durante le varie udienze: in particolare, riporta il quotidiano, avrebbero parlato prima di convulsioni e poi di una caduta accidentale come spiegazione della morte del piccolo Théo. La coppia non è riuscita a fornire una versione dei fatti convincente alla polizia, che non esclude la pista dell’incidente ma nemmeno quella della violenza.

Il ministero ha aperto un’indagine

Il pubblico ministero ha dunque disposto la custodia cautelare per i due e ha richiesto l’apertura di un’indagine giudiziaria per fare luce sulla vicenda. Il padre e la sua compagna sono stati entrambi accusati di “violenza senza l’intenzione di causare la morte” e di “violenza abituale contro un minore di età inferiore a 15 anni”.