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Francesca Fialdini contro la volgarità in tv: “Ognuno porta in televisione quello che è”

Pubblicato: 25/05/2020 19:33

È un periodo positivo per Francesca Fialdini, che accanto al successo di Da noi a ruota libera, in onda nella domenica pomeriggio di Rai 1, ha affiancato il programma di approfondimento Fame d’amore, che si occupa di argomenti delicati come quelli dell’anoressia e della bulimia. Intervistata da Massimo Bernardini a Tv Talk, la conduttrice ha parlato della volgarità dilagante in un certo tipo di trasmissioni, negando la possibilità, in futuro, di condurre un reality.

Fare reportage e approfondimento vuol dire già sporcarsi le mani, se invece associamo la parola ‘sporco’ alla parola volgarità, arroganza o toni esasperati, beh ognuno porta in televisione quello che è – ha spiegato la Fialdini – Io nella vita evito la volgarità e la maleducazione se posso, e l’ipocrisia o l’arroganza non vedo perché dovrei proporla a chi ci guarda”.

L’equilibrio fra leggerezza e impegno

La bionda conduttrice ha dimostrato di sapersi dividere bene fra programmi più leggeri e momenti di riflessione, sempre facendo attenzione a certi valori di fondo particolarmente importanti per lei: “Ho sempre fatto programmi contenitori in cui è necessario bilanciare sia la parte più seria sia la parte più giocosa e nessuna delle due anime mi ha mai abbandonato” ha dichiarato. Poi ha aggiunto: “Quest’anno sperimentare A ruota libera significava andare a suonare più che altro corde leggere, ironiche e divertenti, senza però perdere mai la cosa a cui tengo di più, cioè l’aspetto interiore, che voglio valorizzare non soltanto all’interno del mio programma, ma anche in chi lo riceve”.

La sfida di Fame d’amore

Questo approccio più impegnato è stato alla base del progetto di Fame d’amore, il nuovo programma di Francesca Fialdini partito l’11 maggio. In onda nella seconda serata di Rai 3, si sta occupando di mettere in luce una realtà difficile e spesso nascosta, quella di tanti ragazzi che soffrono di gravi disturbi alimentari. “È un problema che in Italia interessa più di tre milioni di persone, tendenzialmente sono più le donne – sottolinea la Fialdini – Si tratta di andare più ad approfondire quegli argomenti che mi hanno sempre appassionato e che hanno la stessa cifra, indagare l’animo umano per cercare poi di capire cosa succede dentro di noi”.