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Iran, decapitata a 14 anni in un delitto d’onore: arrestato il padre

Pubblicato: 04/06/2020 18:52

Decapitata dal suo stesso padre. Sarebbe successo in Iran a Romina Ashrafi, una ragazza di 14 anni colpevole di essere scappata di casa con un uomo di 35 anni, di cui si era innamorata. Stando alle fonti, si tratterebbe del cosiddetto “delitto d’onore”, che in molti Paesi è ancora ammesso come strumento di punizione nei confronti delle donne. Il caso ha generato grandi polemiche, tanto da spingere il presidente Hassan Rouhani a chiedere un inasprimento delle leggi che riguardano questo tipo di reati.

Decapitata con una falce

Secondo quanto riportato da Al Jazeera, il delitto avrebbe avuto luogo cinque giorni dopo la fuga della ragazza nella cittadina di Talesh, a 320 chilometri dalla capitale Tehran. La 14enne, che sarebbe stata ritrovata insieme al fidanzato e ricondotta a casa dalla polizia; avrebbe confidato di temere possibili ripercussioni da parte del padre, infuriato per la sua condotta. Fatto che sarebbe poi puntualmente avvenuto dopo il suo ritorno fra le mura domestiche: il padre l’avrebbe aggredita nel sonno, decapitandola con una falce. L’uomo sarebbe stato arrestato e si trova ora sotto custodia.

Le proteste e la reazione dei vertici politici

La vicenda ha riacceso le proteste in Iran ed è arrivata anche sui social network, dove l’hashtag #Romina_Ashrafi ha dato voce al cordoglio e all’indignazione popolare. Secondo Al Jazeera, il presidente iraniano Hassan Rouhani si è detto favorevole all’approvazione di leggi specifiche che regolino i delitti d’onore. Masoumeh Ebtekar, vicepresidente dell’Iran con delega alla famiglia, ha annunciato un ordine speciale che permetterà di investigare quanto accaduto. Nel contempo ha espresso la speranza che una nuova proposta di legge possa essere approvata nel più breve tempo possibile, prevedendo punizioni più severe per i delitti d’onore.

Shahindokht Molaverdi, ex vicepresidente iraniano con la medesima delega, ha comunicato apertamente la propria preoccupazione: “Finché la legge e la cultura dominante nelle comunità piccole e grandi non diventeranno un deterrente adeguato – ha scritto in un tweet riportato dalla BBC Romina non sarà né la prima né l’ultima vittima dei delitti d’onore”.