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Fondi pensione, Padula: crescono del 4% gli aderenti ma aumentano le sospensioni dei versamenti

Pubblicato: 27/06/2020 11:11

Nel 2019 gli aderenti alle varie forme di previdenza complementare sono arrivati a 8,3 milioni (+4%). Nuovi contributi per 16,2 miliardi, richiesti anticipi per 2,3 miliardi di euro e crescita del numero di iscritti ai Fondi Pensione di 200mila unità, a 2,2 milioni.

Il Presidente della Covip, Mario Padula, ha pubblicato sul sito dell’Autorità di vigilanza insieme con la Relazione annuale diverse interessanti considerazioni in merito ai fondi pensioni in questo momento storico di crisi senza precedenti.

Fondi pensione, l’offerta e gli iscritti

I fondi pensione in Italia sono 380: 33 fondi negoziali, 41 fondi aperti, 70 piani individuali pensionistici (PIP), 235 fondi preesistenti, oltre a Fondinps in via di superamento.

Il numero delle forme pensionistiche operanti nel sistema è in costante riduzione: 20 anni fa ammontavano a 739, quasi il doppio e nel 2019 il numero delle forme complementari si è ridotto ulteriormente di 18 unità.

Alla fine del 2019, il totale degli iscritti alla previdenza complementare è di circa 8,3 milioni, in crescita del 4% rispetto al 2018, per un tasso di copertura del 31,4% sul totale delle forze di lavoro.

Gli aderenti ai “nuovi” PIP si attestano a 3,3 milioni, 3,1 milioni quelli ai fondi negoziali, oltre 1,5 milioni quelli ai fondi aperti e circa 600.000 quelli ai fondi preesistenti.

Segmento la platea degli aderenti secondo il sesso, emerge che gli uomini sono il 61,9% degli iscritti alla previdenza complementare (il 73,4% nei fondi negoziali).

Oltre al gender gap la Relazione annuale conferma anche un gap generazionale: il 52,9% degli iscritti ha età compresa tra 35 e 54 anni, il 29,5% ha almeno 55 anni.

Segmentando gli iscritti in base alla distribuzione geografica, la maggior parte degli iscritti risiede nelle regioni del Settentrione Italiano (57%).

Fondi Pensione: risorse, contributi e prestazioni erogate

Dalla Relazione annuale pubblicata sul sito Covip.it emerge che le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari si attestano a 185 miliardi di euro, in aumento del 10,7% rispetto al 2018.

I contributi incassati sono pari a 16,2 miliardi di euro: 5,3 miliardi ai fondi chiusi (+5,3%), 2,2 miliardi ai fondi aperti (+8,2%), 4,5 miliardi ai PIP nuovi (+4,9%) e 4,2 miliardi ai fondi preesistenti.

I contributi per singolo iscritto ai Fondi Pensione ammontano mediamente a 2.700 euro nell’arco dell’anno. Il 26,4% del totale degli iscritti alla previdenza complementare (circa 2,2 milioni) non ha effettuato contribuzioni nel 2019 e la metà di essi non versa contributi da almeno quattro anni.

L’ammontare delle prestazioni erogate ammonta a 8,4 milioni di euro, di cui 3 miliardi di euro in capitale e in rendita per circa 600 milioni di euro.

Sono stati erogati circa 500 milioni di euro di rendite integrative temporanee anticipate (RITA), per lo più concentrate nei fondi pensione preesistenti.

I riscatti sono pari a 2,1 miliardi di euro e le anticipazioni a 2,3 miliardi di euro riferite a causali diverse dalle spese sanitarie o dall’acquisto o per eseguire lavori di ristrutturazione edilizia della prima casa.

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