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Vicenza, con la febbre va a compleanni e funerali. Zaia furioso: “Irresponsabile”

Pubblicato: 04/07/2020 11:24

Il governatore del Veneto Luca Zaia tuona in conferenza stampa contro gli “irresponsabili”, a causa dei quali l’indice Rt in Veneto è tornato elevato. Zaia promette dunque nuove misure restrittive, per arginare i rischi di una nuova ondata di coronavirus. “È fondamentale che ci sia un ricovero coatto, deve esserci un Tso, non possiamo stare lì a discutere con chi non vuole farsi curare. Se uno commette un reato così grande come l’andare ad infettare delle persone e mettere a rischio la loro vita deve pagare solo una multa di mille euro? Così andiamo allo schianto“. Nei giorni scorsi, infatti, alcune persone hanno dimostrato un comportamento non consono alla gravità della situazione. Come il dirigente di un’azienda vicentina che, positivo al Covid, ha continuato a spostarsi e a incontrare diverse persone. Ora lotta tra la vita e la morte in rianimazione.

Il dirigente positivo fra funerali e compleanni

Si tratta di un dirigente della società Laserjet, di Pojana Maggiore (Vicenza), che produce lamiere e acciaio. Il 18 giugno, di mattina presto, insieme ad un suo operaio è partito alla volta della Serbia per ragioni di lavoro. Secondo quanto scoperto dal monitoraggio della task force veneta, l’uomo avrebbe contratto il coronavirus nel Paese balcanico. Ritornato 2 giorni dopo in Italia, sarebbe partito un’altra volta, stavolta in Bosnia e in compagnia di altri due operai dell’azienda. Il 25 giugno era di ritorno nel nostro Paese. Nonostante avesse iniziato a manifestare i sintomi della malattia, come febbre, stanchezza e inappetenza, l’uomo ha continuato a portare avanti le sue attività come nulla fosse, mettendo così ad alto rischio la salute di tutti. Tant’è che la task force ha ricostruito i vari spostamenti dell’uomo e dei suoi operai. E le conclusioni non piacciono per niente.

L’uomo ha rifiutato il ricovero

89 persone in quarantena e centinaia di tamponi effettuati tra Vicenza, Verona e Padova. Il governatore Zaia è andato su tutte le furie per l’irresponsabilità dimostrata dal dirigente, il quale ora si trova intubato in rianimazione all’ospedale di Vicenza. Eppure, dalle indagini sui suoi movimenti è emerso che il dirigente, seppur con la febbre a 38 e con altri sintomi, ha partecipato sia a un funerale che ad un compleanno con diverse persone. Secondo quanto riferisce un amico al Corriere della Sera, durante il compleanno non sembrava lui: “Era silenzioso e non ha assaggiato nemmeno la torta, di solito è invece compagnone e mangia anche i tavoli”. Il giorno dopo la festa di compleanno ha fatto il tampone, risultando positivo. Trasferito all’ospedale San Bortolo di Vicenza, ha rifiutato il ricovero, ma dopo 3 giorni di insistenze da parte dei medici, ha ceduto. È intervenuto perfino il sindaco per convincerlo.

Zaia furioso contro gli irresponsabili

Nei giorni precedenti, tuttavia, ha incontrato numerose persone e si è spostato da un centro abitato all’altro, compresa la zona di Vo’ Euganeo, dove scoppiò il primo focolaio veneto di coronavirus a febbraio. Monitorando anche gli spostamenti di vari operai, risultati positivi, il virus ha praticamente viaggiato in tutta la Regione. Zaia, nella conferenza stampa del 3 luglio, ha proposto il TSO o il carcere per chi non rispetta le regole. Il governatore ha poi annunciato una nuova ordinanza con provvedimenti severi per lunedì 6 luglio.

Zaia: “Se fosse per me prevederei il carcere”

Io non voglio terrorizzare i Veneti, ma sta accadendo quello che vi avevo preannunciato: siamo passati dal rischio basso al rischio elevato. In Veneto abbiamo oggi un Rt di 1,63 mentre eravamo a 0,43. Se continuiamo ad andare in giro senza mascherina, a fare assembramenti e pensiamo che i complottisti abbiano ragione, che il virus sia un’invenzione, è inevitabile che poi vengano fuori ste robe. Abbiamo una categoria di irresponsabili che stanno infarcendo i social media di informazioni che faranno morire delle persone. Se fosse per me prevederei la carcerazione. Non esiste che un positivo vada in giro. Da ora tolleranza zero”.

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