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Bari: neonato abbandonato, ritrovato davanti a una chiesa

Pubblicato: 19/07/2020 14:51

Si chiama Luigi, il piccolo nato da poco e ritrovato nella mattinata di domenica dal parroco della chiesa San Giovanni Battista a Poggiofranco, provincia di Bari. Insieme al piccolo un biglietto scritto dai genitori che l’hanno lasciato lì.

Il bimbo sta bene e ora è ricoverato presso il reparto di neonatologia del Policlinico di Bari.

Neonato abbandonato in culla

Il bambino è stato ritrovato nella culla termica della parrocchia, fortemente voluta dal parroco Antonio Ruccia per andare incontro a situazioni di questo tipo, proprio dallo stesso. Insieme a lui un biglietto che trasmette tutto l’amore e il dolore che la coppia di genitori deve aver provato nel dover lasciare il piccolino: “Luigi, mamma e papà ti ameranno per sempre”.

Il parroco Antonio Ruccia insieme al piccolo Luigi

Sul caso è già intervenuto il tribunale dei minori, i carabinieri, che hanno ascoltato il parroco che ha ricostruito i passaggi di quanto accaduto. Il ritrovamento è avvenuto al mattino, intorno alle 815, dal parroco nell’area che ospita la culla termica. “Venite, hanno lasciato un bambino appena nato. Strilla come un matto, è meraviglioso” ha detto il parroco chiamando il 118.

Il bambino in ospedale

Il piccolo, che ha circa una settimana, ora si trova ricoverato nel reparto neonatale del Policlinico di Bari, il tribunale ha stabilito che la tutela legale spetterà ad un membri del reparto, in attesa della selezione della famiglia affidataria.

il parroco Antonio Ruccia di fronte allo spazio adibitio alla culla termica

Profonda soddisfazione è stata espressa dal primario Nicola Laforgia: È la prima volta che quella culla, installata qualche anno fa viene utilizzata e io voglio vederci un segnale di speranza” ha raccontato alla Gazzetta del Mezzogiorno, descrivendo anche l’emozione di tutti i membri del reparto.

Un atto d’amore dei genitori

Il primario del reparto Laforgia preferisce non parlare di abbandono del piccolo Luigi, bensì di un atto d’amore da parte dei genitori. “Non parlerei di abbandono, è stato un atto d’amore quello dei genitori” racconta sempre alla Gazzetta del Mezzogiorno, “Hanno lasciato il proprio figlio in un posto dove erano sicuri che sarebbe stato accolto e curato”.

Il piccolo Luigi sta bene, dalle visite è apparso in salute e privo di patologie o problematiche di salute. “Non mi piace parlare di abbandono, perché i genitori non lo hanno lasciato in un posto qualunque, lo hanno portato in un luogo sicuro, gli hanno dato una possibilità, è come se oggi rinascesse una seconda volta. A mio avviso si tratta di un atto di amore, non voglio nemmeno immaginare quanto sia stata sofferta e dolorosa la loro scelta”.

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2021 12:11