Il riscatto della laurea agevolato conviene a tutti? Questo strumento, introdotto con il decreto 4/2019 convertito in Legge 26/2019, permette ai lavoratori di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro. Come? Conteggiando gli anni di Università a fini pensionistici.
Il relativo costo (ragionevole) spinge molti a voler accedere al riscatto della laurea.
Attento però: in certi casi conviene, in altri no.
Ti spieghiamo quanto costa e quando è il caso di avvalersi di questa misura.
Riscatto laurea agevolato: costi e dettagli
La circolare INPS n. 6 del 22 gennaio 2020 ha eliminato il limite anagrafico dei 45 anni per accedere al riscatto laurea agevolato. Il nuovo requisito si riferisce ai contributi versati prima del 1° gennaio 1996.
Per l’anno 2020, il riscatto della laurea agevolato costa 5.260 euro per ciascun anno di studio universitario (fino a massimo 5 anni). Ad esempio, per una laurea magistrale costerebbe 26.300 euro, mentre per una triennale 15.780 euro.
La Legge 26/2019 definisce il calcolo del riscatto: basta moltiplicare l’aliquota IVS vigente (33%) per il reddito minimo imponibile (Gestione Inps di artigiani e commercianti) corrispondente per l’anno in corso a 15.953 euro.
C’è la possibilità di rateizzare l’importo complessivo da versare.
Riscatto laurea agevolato: a chi conviene
Alcune volte il riscatto laurea consente di andare in pensione anticipatamente, altre volte rischia di ridurre la futura pensione di vecchiaia (l’età pensionabile è 67 anni). Si potrebbe correre anche il rischio di pagare il riscatto laurea andando in pensione alla stessa età stabilita dalla legge.
A chi conviene davvero?
A chi intende andare in pensione con Opzione Donna e Quota 100 (ridotto fino a quasi il 20%), due misure che penalizzano lavoratrici e lavoratori in quanto riceveranno una pensione inferiore. In questi casi, il lavoratore può avere il requisito anagrafico ma non contributivo che, invece, è possibile raggiungere con il riscatto laurea agevolato.
Conviene anche a chi ha iniziato a lavorare a 23 anni: con il massimo dei contributi versati arriverebbe a 66 anni per accedere alla pensione, mentre con il riscatto anticiperebbe a 62 anni.
A chi non conviene
Al contrario, il riscatto laurea non conviene a chi è prossimo alla pensione di vecchiaia ed a chi ha iniziato a versare i contributi all’età di 30 anni.
Il riscatto è sconveniente per il lavoratore che ha versato almeno 20 anni di contributi iniziando a versare prima del 1996 ed a cui manca anche soltanto un anno per ottenere la pensione di vecchiaia.
Riscatto laurea agevolato, Il rovescio della medaglia
Il riscatto agevolato (o light) permette di ridurre i costi (circa il 50% in meno per il dipendente che percepisce 30 mila euro di stipendio annuo lordo) rispetto alla normale procedura.
C’è il rovescio della medaglia: con questo riscatto il lavoratore deve rinunciare al sistema misto (retributivo fino al ’96 e contributivo per gli anni seguenti) per calcolare la pensione. Passerà direttamente al sistema contributivo riducendo l’importo della futura pensione.