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Perde il pene per una grave infezione, i medici glielo ricostruiscono sul braccio

Pubblicato: 07/08/2020 16:23

Prodigioso intervento all’ospedale dell’University College di Londra, dove i medici hanno ricostruito il pene di un uomo facendoglielo ricrescere sul braccio. È accaduto a Malcolm MacDonald, 45enne meccanico di Norfolk, che aveva perso i propri genitali nel 2014 a causa di una gravissima infezione. Grazie ad una sofisticata tecnica chirurgica, l’organo è stato ricostruito con i tessuti del braccio e potrà ora essere reimpiantato nella zona dei genitali.

La grave infezione

La vicenda inizia nel 2014, quando una grave infezione al perineo si diffonde rapidamente nelle varie zone del corpo. Come conseguenza ultima, la sepsi compromette le funzionalità dei genitali dell’uomo, causando la perdita del pene. La situazione era d’altronde diventata critica per tutto il suo organismo: “L’infezione si era diffusa alle dita delle mani e dei piedi, che erano diventate nere – ha raccontato Malcolm MacDonald in un’intervista al quotidiano inglese The SunEro sconvolto, sembrava un film horror”.

Si tratta del momento più difficile nella vita del 45enne, che cade in depressione senza riuscire a scorgere una via d’uscita: “Per due anni mi sono sentito come se fossi l’ombra di un uomo, la mia vita era completamente distrutta perché non avevo più fiducia in me stesso”.

L’intervento ricostruttivo

La svolta arriva grazie all’aiuto del professor David Ralph, esperto di chirurgia ricostruttiva dell’University College di Londra. Lo scienziato ha deciso di utilizzare i tessuti dell’avambraccio per ricostruire un nuovo pene, provvisto di vasi sanguigni e nervi. Dopo la prima operazione, i tessuti sono cresciuti in maniera naturale sul braccio dell’uomo e sono stati poi utilizzati per dare forma al nuovo organo. L’ultima parte del procedimento, durato due anni, consisterà nel rimuovere l’organo dal braccio per poi reimpiantarlo nella zona dei genitali.

La speranza di una vita normale

L’ultima delicata operazione di reinnesto, originariamente prevista per il 2018, è stata più volte rinviata per vari motivi, non da ultima la pandemia da Covid-19 che si è abbattuta sul sistema sanitario inglese nei mesi passati. Per Malcolm MacDonald quest’ultima operazione è un traguardo a cui guardare con ottimismo, non solo per il grande successo dal punto di vista scientifico, ma anche per gli straordinari risvolti che potrà avere sul piano umano: “Sembra qualcosa che potresti leggere in qualche strano fumetto di fantascienza – ha concluso – ma è la mia occasione per ritornare ad avere una vita normale”.