Sì a titoli e conti corrente, i fondi pensionistici non piacciono agli italiani
Il confronto tra il modo in cui gli italiani impiegano i propri risparmi finanziari rispetto alla media degli europei dice molto delle differenze anche strutturali tra Italia e resto del Continente.
La destinazione preferita del risparmio sono i conti correnti, che ammontavano nel 2018 al 43,2% del PIL, contro il 33% medio nella UE. Piacciono meno altri tipi di depositi, verso cui in Europa c’è maggiore favore. Al secondo posto, con il 40,6% i vari prodotti assicurativi del ramo vita, che del resto sono primi nella UE.
La vera differenza sta nei fondi pensionistici, che arrivavano al 27,9% del PIL in Europa e solo al 12,2% in Italia, dove la previdenza privata non ha mai veramente preso piede. Superati invece da titoli di Stato e obbligazioni, che raccolgono il 16,3% del PIL nel nostro Paese, e solo l 4,4% nella UE.
Insomma, gli italiani preferiscono mettere i propri soldi, almeno quelli non impegnati nei conti correnti, in BTP invece che in fondi pensionistici.
Forse più che fiducia nell’INPS si tratta anche della conseguenza della minore occupazione italiana. Sono meno i lavoratori, meno coloro che pensano al momento del ritiro.
