L’ombra del declino dietro i dati sul risparmio
Queste statistiche e questi dati rendono più evidenti alcune caratteristiche strutturali dell’economia italiana, e mostrano come e quanto il declino che ci attanaglia da quasi 30 anni, ben prima, del Covid19 o di Lehman Brothers, abbia influito anche in quelli che crediamo punti di forza, ovvero la solidità del risparmio delle famiglie, che in realtà si è molto ridotta nel tempo.
Non si tratta solo di una questione quantitativa, ma qualitativa: la preferenza per il mattone nonostante il calo del proprio valore, quella per Btp e conti correnti, la riottosità verso i fondi pensione, nonostante le diverse riforme previdenziali, e lo scetticismo verso l’acquisto di quote di società riflettono un attaccamento alla tradizione in campo finanziario che non è spiegabile tutta solo da un punto di vista culturale.
Ha invece le proprie radici in una avversione al rischio che rimane una costante nel comportamento degli italiani, e che anzi si trova rafforzata in una fase di redditi stagnanti o in calo. Come in un circolo vizioso: se le risorse sono sempre meno anche quelle poche che si riescono a risparmiare saranno investite in modo sempre più difensivo.
