Un incendio di vaste proporzioni è divampato questa notte nella zona del porto di Ancona. Sul posto sono intervenute immediatamente diverse squadre dei Vigili del fuoco di Ancona, Macerata e Pesaro. Non ci sono vittime né feriti, ma ora preoccupa l’aria nella zona.
L’incendio nel porto di Ancona
Verso mezzanotte, un capannone ha presto fuoco nel porto di Ancona. Immediatamente sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco che verso le 2 di notte sono riusciti a circosvriverlo. Tanto c’è ancora da fare però, infatti, da quanto fanno sapere i pompieri, le operazioni di spegnimento dureranno ancora per tutta la giornata, in modo da mettere in sicurezza tutta l’area. Al momento l’area portuale è stata chiusa e viene pattugliata dalle forze dell’ordine. I Vigili del fuoco hanno pubblicato le immagini di quanto successo nella notte sul loro profilo Twitter ufficiale: “vasto incendio divampato alle 00:30 nella zona del porto, interessati diversi capannoni di cantieristica navale. Al lavoro 16 squadre vigili del fuoco provenienti anche dai comandi delle Marche. Impiegati per l’estinzione mezzi aeroportuali“, scrivono.
Le fiamme avrebbero distrutto alcuni camion e alcuni capannoni. Proprio questi ultimi sotto osservazione perché all’interno potrebbero trovarsi solventi, vernici e altri materiali. Intanto si ipotizza anche che siano esplose alcune bombole di acetilene.
I controlli sull’aria
Come sempre in questi casi il pensiero va alle condizioni dell’aria a causa della combustione. Nella notte il Comune ha, in via precauzionale, detto alla popolazione di tenere le finestre chiuse e di limitare gli spostamenti, intanto avrebbero fatto tutte le analisi del caso e controllato le condizioni dell’aria.
Sono state chiusi anche tutte le scuole di ogni ordine e grado, le università, i parchi e gli impianti sportivi all’aperto. Verso le 7,30 di questa mattina è arrivata una buona notizia. Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona, ha riferito tramite il suo profilo facebook che “Dai primi rilievi sembra non ci siamo problemi di inquinamento ma abbiamo ritenuto opportuno essere prudenti in attesa degli esiti finali degli esami delle autorità preposte“.