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Scandalo Fausto Leali al Grande Fratello Vip: Iva Zanicchi lo difende

Pubblicato: 17/09/2020 21:16

Potrebbe essere stato solo uno “scivolone”, ma le parole di Fausto Leali al Grande Fratello Vip rischiano di costargli la squalifica a pochi giorni dall’entrata nella Casa. Le sue dichiarazioni su Mussolini hanno sollevato un polverone, dato che il cantante ha attribuito “anche cose buone” al dittatore, evidenziando alcuni presunti meriti che, come ha evidenziato Vladimir Luxuria, sono spesso dei falsi storici. Non ci sta però Iva Zanicchi, reduce dalle accuse di razzismo, che a Pomeriggio 5 ha difeso il collega.

Iva Zanicchi: “Devo difendere Fausto Leali”

Dopo lo scandalo suscitato dalle parole di Fausto Leali, molti hanno chiesto la sua squalifica giudicando imperdonabili le sue affermazioni. A prendere le sue difese però c’è Iva Zanicchi, che a Pomeriggio 5 ha dichiarato: “Devo difendere a spada tratta Fausto Leali. Non diciamo paroloni. Fausto Leali forse si è espresso male. Lui voleva dire che il signore Benito Mussolini a partire dal ’38, per carità con le leggi razziali che sono state una cosa orribile, da vergogna, la guerra… Però prima, pur essendo un dittatore non possiamo disconoscere quello che ha fatto“.

La cantante continua dichiarando che sarebbe stato lui a fare il Niguarda, il più grande ospedale di Milano, così come la stazione centrale. “Se vai all’Eur cosa fai? Tiriamo giù tutto“, ha continuato Iva Zanicchi.

Vladimir Luxuria a Pomeriggio 5
Vladimir Luxuria a Pomeriggio 5

Vladimir Luxuria: “Sono falsi storici”

Non è della stessa opinione Vladimir Luxuria, ospite anche lei della trasmissione di Barbara d’Urso. “È vero che la stazione di Milano è fatta in stile fascista. Ma vorrei ricordare a Iva Zanicchi che da quella stazione partivano i treni che portavano gli ebrei ai campi di concentramento“, ha replicato l’attivista, “Iva, uno può fare anche una stazione ma se fa delle leggi razziali, se è stato complice dei campi di concentramento, qualsiasi cosa ha fatto viene annullata“.

Luxuria inoltre smentisce quanto sostenuto da Fausto Leali, come poco prima ha fatto la stessa Barbara d’Urso leggendo un editoriale di Aldo Grassi in cui si chiarisce che la previdenza sociale in Italia è nata nel 1898. “Quello che ha detto Fausto Leali sono falsi storici che devono essere chiariti. Ancora oggi c’è tanta ignoranza sulla storia“, ha commentato Vladimir Luxuria.