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Treviso, a 6 anni si addormenta sullo scuolabus e si risveglia nel deposito: la reazione

Pubblicato: 19/09/2020 15:52

Ieri pomeriggio a Treviso un bambino di 6 anni si è trovato in una situazione spinosa, dalla quale è però riuscito ad uscirne cavandosela da solo. Il bimbo si sarebbe addormentato mentre si trovava sullo scuolabus, ritrovandosi così da solo nella rimessa. Una vicenda che fortunatamente si è conclusa bene, al contrari odi quanto avvenuto qualche giorno fa a Livorno, dove un bimbo di 4 anni è stato investito e ucciso da uno scuolabus.

A 6 anni si addormenta sul bus e resta chiuso dentro

A riportare la notizia sono i quotidiani locali di Treviso. Per molti versi, la vicenda è un incubo comune a molti bambini: ritrovarsi da soli e senza aiuto in situazioni imprevedibili, senza sapere bene che fare. Non è stato questo però il caso di un bambino di 6 anni: di ritorno a casa in un paesino tra Venezia e Treviso, il protagonista della storia si sarebbe addormentato, forse negli ultimi posti e senza nessuno accanto. La dinamica non è chiara, ma di certo c’è che all’ultima fermata né l’inserviente né l’autista si sono accorti che il bambino non era sceso.

A quel punto, lo scuolabus è stato portato alla rimessa dell’Atvo di Ca’ Foncello, dove il bambino si è risvegliato, da solo. Le porte del mezzo erano chiuso, ma lui non si è scoraggiato.

Bambino si addormenta sullo scuolabus e rompe il vetro per uscire

Senza probabilmente farsi prendere eccessivamente dal panico, il bambino avrebbe prima tentato di forzare le porte, quindi sarebbe ricorso ad uno strumento messo apposta per situazioni d’emergenza. Nessuno magari si sarebbe aspettato che l’emergenza sarebbe stata un bambino dimenticato sull’autobus, ma è stata fatta di necessità virtù. Il bimbo di 6 anni ha preso il martelletto di sicurezza e ha spaccato il vetro, riuscendo così a uscire dallo scuolabus.

Come riportano le fonti, durante l’improvvisata fuga si sarebbe ferito, ma fortunatamente a soccorrerlo alla fermata dell’autobus sarebbero state alcune infermiere dell’ospedale vicino alla rimessa. Aiutato e medicato, il bambino ha poi potuto chiamare i genitori. Nonostante venga riferito che l’azienda ha già porto le sue scuse alla famiglia, resta da capire se ci saranno provvedimenti nei confronti dell’inserviente e dell’autista.