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Spara al figlio di 11 anni e poi si toglie la vita

Pubblicato: 21/09/2020 08:36

Un uomo ha sparato e ucciso il figlio di 11 anni per poi rivolgere l’arma verso se stesso e suicidarsi. La drammatica notizia arriva da Rivara Canavese, nel Torinese. Nella notte l’uomo, di 47 anni, operaio di un’azienda meccanica, si trovava nella propria abitazione insieme al figlio e ha fatto fuoco con un’arma che deteneva illegalmente.

Il lungo messaggio su Facebook

Dopo gli spari di questa notte sono intervenuti i carabinieri e gli uomini del 118, ma per i due non c’è stato niente da fare. Ad occuparsi di ricostruire quanto accaduto gli uomini delle Forze dell’ordine, ma intanto emerge un dettaglio sconcertante. Prima di compiere il gesto l’uomo avrebbe scritto un lungo post su Facebook per spiegare il suo gesto e lasciare un messaggio alla madre del ragazzino di appena 11 anni.

Intorno alle 3 del mattino il 47enne scrive direttamente alla moglie: “Abbiamo trascorso momenti bellissimi fino a quando ho iniziato ad avere problemi di schiena e di conseguenza un danno permanente alla gamba. Esattamente una settimana prima mi avevi chiesto di sposarti, ma poi hai iniziato a allontanarti piano piano. Da quel momento sono caduto in depressione e non mi sono più tolto da questo incubo“. E ancora: “Non ci mancava niente per poter fare una vita tranquilla e serena senza alcun problema, avere una famiglia normale e per me normale significa perfetta. Io e Andrea non potevamo stare distanti nemmeno per un secondo“.

Le accuse alla moglie

Noi partiamo per un lungo viaggio dove nessuno ci potrà dividere, lontano da tutto, lontano dalle sofferenze. Tu mi hai ripagato con questo distacco nel momento più brutto della mia vita. Potrai separare i nostri corpi ma non le nostre anime, perché saranno sempre l’una accanto all’altra“. Poi ancora le accuse alla ex: “Buona fortuna Iris e, se nel tuo cammino incontrerai una persona depressa aiutala. Potresti salvarle la vita e forse anche quella di qualcun altro. Ti auguro di vivere 100 anni“. Infine conclude: “Andrea e il suo papà per sempre insieme“.