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Al neonato va una goccia di latte di traverso: ha 3 infarti

Pubblicato: 23/09/2020 17:50

Bertie Spencer, un neonato inglese di 17 giorni, è sopravvissuto a tre infarti dopo che una goccia di latte è entrata nei suoi polmoni e gli ha impedito di respirare.

Lo scorso 21 luglio nel corso di una poppata il bambino aveva avuto dei problemi per una goccia di latte andata di traverso, per poi riprendersi come se nulla fosse successo. Mezz’ora dopo, però, la madre l’ha visto diventare blu ed ha chiamato l’ambulanza. Per lo stupore di tutti, il neonato è sopravvissuto a tre arresti cardiaci. Ma i medici ora pensano alle conseguenze neurologiche.

La goccia di latte ha impedito al neonato di respirare

Quando Bertie ha cominciato a cambiare colore, Tonicha Spencer, la madre, ha immediatamente chiamato il pronto intervento. Otto minuti dopo essere arrivato all’ospedale di Nottingham, Bertie ha subìto il primo infarto.

Il petto di Bertie era stato controllato dal suo medico solo il giorno prima del soffocamento, e stava bene. Aveva solo un po’ di reflusso gastroesofageo, molto comune tra i neonati.

Per colpa del latte nei polmoni il bambino non respirava più bene, e la carenza di ossigeno ha causato i ripetuti arresti cardiaci. Si sono susseguiti 3 infarti, e si è pensato subito al peggio, tanto che i medici hanno detto ai genitori che c’erano poche speranze di salvarlo.

A quel punto, invece, i battiti del neonato hanno ricominciato a salire. “È stato surreale” – ha raccontato la madre all’agenzia SWNS – “A un certo punto gli ho detto ‘Dai, Bertie, non puoi morire ancora! Vedremo i nonni la prossima settimana!’ e il suo cuore si è ripreso in quel momento”.

Si temono gravi danni neurologici

Dopo sei ore al pronto soccorso, il neonato è stato ricoverato in terapia intensiva per cinque giorni. Infine, un dottore ha detto che, se avesse dovuto scommettere, avrebbe puntato sulla ripresa del bambino.

Il neonato, però, potrebbe avere subito gravi danni neurologici. I medici ritengono possa aver sviluppato la paralisi cerebrale a causa dell’assenza di ossigeno nel cervello durante gli infarti. Al momento, però, il bambino non sembra avere problemi psicomotori.

I medici sono inoltre riusciti ad evitare l’amputazione della gamba destra del bambino, che aveva riportato dei danni dopo che dell’adrenalina di emergenza aveva bruciato la sua pelle. Hanno risolto asportando il pezzo di tessuto.

“È solo grazie ai medici e gli infermieri che Bertie si è salvato” – ha detto la madre – “Non ci sono parole per dire quanto io sia grata. Alcuni amici della famiglia hanno creato una raccolta fondi per aiutare il neonato ad avere una stanza dove sviluppare i suoi sensi, ed hanno già raggiunto il loro obiettivo di 1500 sterline.