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Rivoli, la chiamano dall’ospedale: “Sua madre è deceduta”, ma non è vero

Pubblicato: 01/10/2020 21:30

Un errore incredibile, e drammatico allo stesso tempo. È quello commesso dall’ospedale di Rivoli, in provincia di Torino, che ha annunciato alla figlia di un’anziana di 78 anni la tragica scomparsa della madre, ricoverata nella struttura.

La donna, scossa e provata dal dramma, avverte famigliari e amici, ma dopo 40 minuti riceve una seconda telefonata dall’ospedale: la madre è viva. Il medico incaricato ha fatto la chiamata alla famiglia sbagliata. Nonostante il lieto fine la protagonista di questa vicenda ora vuole vederci chiaro e capire il perché di un errore del genere.

Il doppio ricovero all’ospedale di Rivoli

Il fatto risale ai primi di settembre, ma solo ora che la madre è stata dimessa dall’ospedale la protagonista di questo brutto episodio, Lara Martino, residente a Giaveno, in provincia di Torino, ha deciso di raccontare tutta la storia al quotidiano locale La Valsusa. La madre, Lucia Martino, soffre da 4 anni di una patologia polmonare cronica e il 7 settembre viene portata all’ospedale di Rivoli perché fatica a respirare, nonostante l’ausilio di una bombola d’ossigeno. Il giorno dopo, l’8 settembre, con grande sorpresa della figlia, viene però dimessa e torna a casa.

Ma la situazione non sembra migliorata rispetto al giorno prima, così Lara Martino chiama di nuovo l’ambulanza. “Decidiamo di chiamare il 112 e viene così inviata un’ambulanza medicalizzata che la trasporta nuovamente a Rivoli“, ha raccontato la donna al quotidiano locale. “Alla sera ricevo una telefonata dal Pronto Soccorso e mi viene detto che mia mamma avrebbe potuto rimanere a casa, sarebbe bastato aumentare l’erogazione di ossigeno. La donna sottolinea anche come il personale dell’ambulanza si fosse reso bene conto della gravità della situazione. “È evidente che non avrebbe dovuto essere dimessa dopo nemmeno 24 ore“, ha aggiunto.

La tragica telefonata

La madre resta ricoverata per tutta la giornata del 9 settembre, e poi la mattina del 10 arriva la dolorosa notizia. Il medico annuncia a Lara Martino che “mentre veniva accompagnata ad effettuare degli esami sua madre ha subìto un arresto cardiaco ed è purtroppo deceduta“, riporta La Valsusa. Parole che lasciano spazio a poche interpretazioni. La donna avverte così i famigliari e contatta il servizio di pompe funebri per organizzare il funerale della madre.

Ma poi, dopo circa 40 minuti, arriva una seconda telefonata dall’ospedale: è lo stesso dottore di prima che, imbarazzato, si scusa per l’errore e ammette di aver chiamato la persona sbagliata. A perdere la vita è stata infatti la signora del letto accanto a quello della madre. L’errore sarebbe dovuto alla mancanza del braccialetto identificativo al polso della donna: questo avrebbe portato ad identificare la deceduta solo attraverso il numero della stanza, dando così il via al tragico sbaglio.

La reazione della figlia: “Errori che non si possono commettere”

L’Asl di competenza si è pubblicamente scusata per l’accaduto, confermando anche la causa dell’errore e i fatti raccontati da Lara Martino. Lei però vuole arrivare fino in fondo e secondo Repubblica ha presentato un reclamo formale all’Asl To3. “Per fortuna ora mia madre è stata dimessa, ma è stato difficile“, riporta online il quotidiano nazionale. “Prima la notizia della tragedia, poi la rabbia e a questo punto mettiamo in dubbio tutto quel che è stato fatto. Ci hanno contattato scusandosi, ora valuteremo perché non vogliamo la testa di nessuno ma ci sono errori che non si possono commettere“, ha concluso.

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2020 21:36