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Palermo, neonato con “due teste”: l’operazione gli salva la vita

Pubblicato: 11/11/2020 22:14

“Il miracolo dei Cappuccini”. Sembra una storia medievale e invece è il soprannome che è stato dato a un bambino nato a Palermo. Il motivo? Nonostante il piccolo sia nato con una grave malformazione alla testa e pochissime possibilità di sopravvivenza, grazie ad un’operazione la sua vita è salva.

Il bambino con due teste: la storia di S.

S. sarebbe nato con una malformazione molto grave. La famiglia, raccontando quando accaduto, non ha ritrattato sul fatto che già fosse a conoscenza del problema ancor prima che il piccolo nascesse: “[..] Non abbiamo mai avuto dubbi – ha raccontato la madre del bimbo al Giornale di Sicilia che ha riportato l’incredibile storia – lo avremmo fatto nascere e accolto“. Le speranze per il piccolo non sembravano essere molte ma la svolta è arrivata da sé: “Abbiamo trovato la disponibilità del Bambin Gesù – ha spiegato Sergio Orlando, responsabile del gruppo di preghiera della Madonna di Luce che ha aiutato la famiglia e ribattezzato il piccolo col soprannome – ma il problema era raccogliere i 70mila euro che servivano per il viaggio in elicottero e la permanenza dei genitori nei giorni dell’intervento“.

La Regione Sicilia offre gratuitamente l’elicottero

Tanti gli appelli sui social, in questo senso, per aiutare la famiglia a curare il piccolo neonato: 10mila euro c’erano, erano stati messi da parte ma non erano abbastanza. È stato allora che la Regione Siciliana ha deciso di fornire l’elicottero a titolo gratuito. Così, il 7 novembre 2019, a poche ore dalla nascita del bambino, mamma e figlio sono partiti.

Un’operazione difficilissima quella a cui il piccolo è stato sottoposto, con possibilità di riuscita del 17%. “I medici mi avevano detto chiaramente che c’erano poche possibilità che sarebbe sopravvissuto, mi hanno pure fatto firmare un documento in cui autorizzavo le cure compassionevoli – ha spiegato la madre – Ma S. dopo 7 giorni ha cominciato a prendere latte dal biberon“.

Il “miracolo”: un anno dopo l’intervento

Una volta operato è stato possibile ai medici scoprire come quella che sembrava essere di fatto una “seconda testa” altro non era che un sacco di liquido cerebrale chiamato meningoncele. Una malformazione che è causata da una saldatura incompleta delle ossa e che comporta lo sviluppo di un “sacco cistico” a volte più grande del cranio stesso. Dopo l’operazione, però, la sacca è stata rimossa e il bambino ha continuato a vivere serenamente. Oggi ha un anno e sta bene: parla e gattona, come confermano i genitori. Nel frattempo, i medici continuano a seguire i suoi progressi neurologici.

Ultimo Aggiornamento: 22/11/2021 12:11