Crollo del Ponte Morandi, ora si indaga per crollo doloso
Crollo del Ponte Morandi, ora si indaga per crollo doloso

Nuovo capitolo sulla vicenda giudiziaria legata al crollo del Ponte Morandi, che è costato la vita a 43 persone. La Procura infatti starebbe indagando su una nuova ipotesi di reato, ossia il crollo doloso. 71 le persone coinvolte tra i vertici di Aspi e del gruppo Atlantia. Sebbene non abbiano volutamente fatto crollare il Ponte, le loro azioni avrebbero una conseguenza diretta nel disastro.
71 indagati per crollo e disastri dolosi
A riportare la notizia sono numerose testate, citando direttamente la Procura e la sua decisione di perseguire penalmente 71 persone possibilmente coinvolte nel crollo del Ponte.
Il reato specifico sarebbe di “crollo di costruzioni o altri disastri dolosi“. Viene tuttavia fatta un’importante specifica: “Questa contestazione non significa che hanno volutamente fatto crollare il viadotto, ma che hanno messo insieme una serie di comportamenti dolosi come la mancata manutenzione o la realizzazione di falsi verbali, tali da portare al crollo dello stesso“.
Una possibile svolta determinante, nel chiarire i responsabili del crollo e le sue drammatiche conseguenze per 43 famiglie. I 71 indagati rischierebbero fino a 12 anni di carcere, se trovati colpevoli.
Ponte Morandi, tra i reati anche il falso
Il reato ipotizzato dalla Procura, viene riferito, può verificarsi solo in corrispondenza di un fatto diretto. Questo, sarebbe rappresentato dalla falsificazione di alcuni atti e dalla mancata manutenzione del viadotto. Il reato di falso sarebbe emerso a seguito delle indagini sulle barriere fonoassorbenti, le cui intercettazioni hanno portato a numerosi arresti. Questo andrebbe unito alla redazione di falsi rapporti che nascondessero i veri rischi e problemi del viadotto, rimasti nascosti a causa della “assenza di reali ispezioni“.
Inaugurato il nuovo Ponte a Genova
Mentre la giustizia fa il suo corso, sulle macerie dell’ex Ponte Morandi o viadotto della Valpolicella, è sorto qualcosa di nuovo.
Ci sono voluti 15 mesi, ma il 3 agosto 2020 (pochi giorni prima dell’anniversario del crollo) è stato inaugurato il nuovo Viadotto Genova San Giorgio. Due giorni dopo, la riapertura al traffico.
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