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40 anni da schiava: l’incubo di una domestica iniziato quand’era solo una bambina

Pubblicato: 22/12/2020 21:27

Aveva solo 8 anni quando fu ridotta in schiavitù da una famiglia crudele, che l’ha costretta per quasi 4 decenni a estenuanti lavori domestici, senza alcuna paga né pause. Giorno dopo giorno, ha sognato la libertà. Oggi, a 46 anni, finalmente l’ha potuta riassaporare, in un mondo per lei nuovo. L’incubo vissuto da una ragazza brasiliana, diventata donna, si è concluso.

Privata di ogni diritto umano

Per 38 lunghissimi anni, una donna brasiliana ha lavorato come domestica in condizioni di vera schiavitù. Ma ora, finalmente, è stata liberata dalla sua prigione. Grazie ad una vasta indagine sulla schiavitù domestica, problema diffuso in Brasile, gli ispettori della città di Patos de Minas hanno scoperto la sua agghiacciante storia. I genitori, non avendo il denaro per mantenerla, la diedero alla famiglia di un facoltoso professore universitario quand’era solo una bambina. Questi però la ridussero subito in schiavitù. Humberto Camasmie, l’ispettore a capo dell’indagine, ha spiegato al Thomson Reuters Foundation che “Le davano da mangiare quando aveva fame, ma l’hanno privata di ogni altro diritto”. La vittima, il cui nome non è stato rivelato per proteggerne la privacy, è stata cresciuta dalla madre del professore, senza pietà. In 38 anni di servizio, non ha mai ricevuto una paga per il suo lavoro, né ha mai avuto del tempo libero.  

Il matrimonio combinato

Le indagini hanno preso avvio dalle segnalazioni di alcuni vicini di casa, che hanno dichiarato di aver ricevuto dalla domestica 46enne richieste di aiuto. Li pregava di comprare cibo e prodotti igienici, perché lei non aveva alcun denaro. Dei controlli più approfonditi hanno poi portato la verità a galla. Gli investigatori hanno scoperto inoltre che la famiglia del professore l’aveva costretta a sposare un loro parente molto anziano, per potersi intascare la pensione dell’uomo anche dopo la sua morte. A fine novembre, per fortuna, questo incubo ha avuto fine. La polizia brasiliana ha salvato la 46enne e l’ha affidata ad un rifugio, dove diversi psicologi e specialisti se ne stanno prendendo cura. Il Guardian specifica che il centro sta facendo il possibile anche per rintracciare la famiglia biologica della vittima.

La schiavitù in Brasile

Intanto, una volta resa pubblica la vicenda, l’Università di Patos de Minas ha sospeso il suo professore e ha offerto piena collaborazione alla giustizia. Il professore, invece, rischia fino a 8 anni di detenzione. Il processo, appena cominciato, decreterà la conclusione di questa vicenda. Purtroppo, però, non si tratta di un caso isolato. Tra il 2017 e il 2019, le autorità hanno salvato più di 3.500 persone da condizioni di lavoro simili. La schiavitù domestica in Brasile, sottolineano gli agenti dell’operazione, è un problema grave. La sua individuazione presenta poi un ostacolo enorme: le vittime raramente si riconoscono come schiavi. Le indagini non sono meno complicate. Un requisito iniziale è rappresentato dalle testimonianze di qualche abuso. Infine, gli ispettori possono liberamente visitare i luoghi di lavoro alla ricerca di condizioni di schiavitù, mentre per entrare nelle case private necessitano di un mandato firmato da un giudice.