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Cadavere di bimbo di 3 anni ritrovato senza occhi e genitali: l’atroce delitto

Pubblicato: 23/12/2020 20:53

Un bambino di 3 anni è stato ritrovato morto e con diverse mutilazioni sul corpo: al cadavere del piccolo sono stati tolti gli occhi e i genitali. Dopo la denuncia della scomparsa da parte della nonna, la famiglia ha iniziato a cercarlo fino al macabro ritrovamento, seguito da una scoperta ancora più terrificante: ad uccidere il piccolo sarebbe stato qualcuno a lui molto vicino. La notizia arriva dal Sud Africa e si è dilagata sconvolgendo il mondo intero per l’efferatezza del crimine.

Cos’è successo prima

Nella mattinata del 26 novembre Zazi Nzama, di soli 3 anni, è stato portato fuori di casa dal padre, e non ha più fatto ritorno. A testimoniarlo è stata la nonna che viveva con loro: la denuncia di scomparsa del bambino è stata effettuata proprio dalla donna. Secondo quanto da lei dichiarato, quando al pomeriggio è rientrata dal lavoro non ha trovato il bimbo: quando ha chiesto spiegazioni al padre del piccolo, questo si è alterato ed è diventato violento.

La nonna del bimbo ha subito allertato sia le autorità che la famiglia: immediatamente sono state attivate approfondite ricerche nelle zone circostanti.  

La macabra scoperta

Il giorno dopo, venerdì 27 novembre, sono stati proprio i famigliari a trovare il cadavere del bambino in seguito a continue ricerche. Il luogo del ritrovamento è una zona di boscaglia fitta a Thembalihle, nell’Estcourt, nella provincia KwaZulu-Natal.

Un chiodo è stato infilato nel cranio e gli sono stati rimossi occhi e genitali: è quanto si apprende dalle autorità e dai media locali sullo stato in cui è stato ritrovato il bambino. Una mutilazione feroce ed efferata avvenuta presumibilmente dopo l’omicidio: per questo atroce delitto è stato arrestato il padre del bambino.

A casa dell’uomo, di 38 anni, sono stati ritrovati nella sua stanza le parti del corpo mancanti al cadavere del figlio.

Dubbi sul movente

Il movente del brutale omicidio non è ancora chiaro. L’imputato sarebbe dovuto apparire in tribunale in 30 novembre ma l’udienza è stata rimandata per permettere lo svolgimento di una perizia psichiatrica.

Il bambino viveva con il padre e la nonna, mentre della madre non si sa nulla se non che non vivesse con il resto della famiglia. Il bambino era stato affidato alle cure del padre.

Ultimo Aggiornamento: 23/12/2020 20:54