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C’è posta: Irama commosso per la storia di Maria Teresa e Roberta

Pubblicato: 17/01/2021 10:10

Ospite della seconda puntata di C’è posta per te è Irama, venuto per conoscere Roberta, la figlia di Maria Teresa, una donna che lotta contro un brutto cancro al seno. Maria Teresa ha voluto tanto fare questo regalo alla figlia, dopo questo periodo terribile e per prometterle che farà di tutto per non lasciarla mai sola e per vederla, un giorno, diventare medico.

La storia di Maria Teresa e Roberta

Maria Teresa e Roberta, mamma e figlia, sono sempre state sole, la piccola è nata quando Maria Teresa aveva 22 anni: “Sei diventata subito la cosa più importante della mia vita”. Roberta è cresciuta con l’amore della mamma e del nonno e, proprio la sua scomparsa quando lei aveva 11 anni fu il primo brutto colpo nella vita di Roberta: “Da quel momento non sei stata più la stessa, volevi salvare le cose a cui tenevi di più per non farle andare via”.

Poi mi ci sono messa anche io”, infatti, pochi anni dopo la diagnosi terribile dopo essersi accorta di un fastidio: un cancro al seno di 5 cm al quarto stadio a mamma Maria Teresa. Una doccia fredda ma che ha portato via l’adolescenza di Roberta, diventata improvvisamente donna. “La parola tumore è significato che il mio incubo è diventato realtà” ovvero la paura di lasciare sola la figlia.

Io davanti a tutti voglio dirti grazie, perché se non c’eri tu mi sarei persa”, ha detto Maria Teresa alla figlia. “Tu eri la mia ancora, io ero insopportabile e tu invece la figlia perfetta. Mi dicevi che avevi paura di lasciarmi sola e ti trovavo sempre accanto a me, non sai quanta forza mi ha dato la tua presenza, ma so che hai dato parte della tua vita. Sei stata la mia cura, tu sei la mia salvezza”.

Gli anni della malattia

Ti avevo promesso che tutto sarebbe andato per il meglio, ma non avendo più la terra sotto i piedi novero più la stessa. (…) Fino a quando non ho iniziato la terapia ho avuto paura di perderti. (…)Tu sei ciò che mi ha tenuto e mi tiene in vita, sei ciò che da un senso al mio restare, sei lo spazio aperto in cui sto così bene che tutto intorno sembra essere così leggero” continua Maria De Filippi leggendo la lettera per Roberta.

Maria Teresa ha elencato le sue paure di mamma, niente più vacanze, niente più film sul divano, niente più passeggiate e chiacchierate… “Tutto questo era a rischio e non riuscivo a capacitarmi. (…) tante volte mi sono sentita in colpa per questa malattia, una madre dovrebbe proteggere i figli. Tu invece eri la figlia perfetta, non uscivi mai con gli amici, mi chiamavi durante la ricreazione, mi rimboccavi le coperte, mi ricordavi di ridere in continuazione (…) il piccolo dottore che è in te ha preso il sopravvento.(…) Per me hai accantonato un parte della tua vita, quegli occhi non li dimenticherò che mai”.

Tu sei stata la mia cura, tu sei la mia salvezza”, dopo la chemio, Maria Teresa si è sottoposta all’intervento e, come lei stessa ha detto: “Da quel momento tutto sarebbe stato in discesa”.

L’incontro con Irama

“Non ti dico mai che sei brava, perché ho paura, perché il dolore è proporzionale alla caduta, oggi però devo dirti che sei straordinaria, sei la figlia che tutti vorrebbero, sei eccezionale: (…) Sei il mio orgoglio, perché sei determinata e forte (…) Il mio sogno è vederti diventare l’ottimo medico che sarai”, conclude Maria De Filippi, a quel punto entra Irama, commosso dalla storia di Maria Teresa e Roberta.

Il cantante si è confidato con la giovane: “È una storia incredibile, ed è bellissimo poter imparare da persone come te ad amare. A volte amare sembra una cosa normale, nessuno ci insegna ad amare, ma ci sono persone come te che sanno amare in maniera ancora più forte e reale e tu sei una di quelle persone speciali da proteggere”.

“Ci tenevo a dirti che quello che hai vissuto io l’ho sentito così, c’è una canzone che scrissi e mi ha fatto stare vicino a te, si chiama Un giorno in più” racconta, “Ero in Finlandia e mi arrivò una notizia che si avvicina un po’ a questa storia, che mi distrusse. La particolarità di quella canzone è che dentro racchiude la speranza. (…) La tua storia mi ha fatto emozionare tantissimo, è come se avessimo vissuto la stessa cosa in momenti diversi”.

“Vorrei darti una cosa, una cavolata, è un anellino che io ho portato con me in tour. Però tu volevi una valigia e qui ce ne sono due, ma il vero regalo è quello che c’è dentro, un viaggio!

Ultimo Aggiornamento: 22/01/2021 11:57