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Acquistare una parte di globo terrestre con Earth 2

Pubblicato: 18/01/2021 11:22

È il nuovo Bitcoin? È solo un gioco? O è un nuovo modo di investire il proprio denaro? In poche parole, cos’è Earth 2?

Se state pensando alla serie di fantascienza di metà anni ’90, vi sbagliate di grosso. Stiamo parlando di una piattaforma che riproduce sostanzialmente il globo terrestre e di cui chiunque può comprarne una parte. Ovviamente, ogni pezzo di Mondo ha un valore più o meno basso di altri, ma ciò che desta scalpore è la quantità di investitori – perlopiù millenials, a giudicare dai forum in rete – che si è riversata su questo nuovo progetto finanziario.

Cos’è Earth 2

Proviamo a capirne di più leggendo cosa scrive chi l’ha inventato: “Immaginiamo un Mondo virtuale e digitale in scala 1: 1 con la Terra. I luoghi in Earth 2 si trovano essenzialmente nella stessa posizione della Terra perché il sistema di griglia digitale di Earth 2 è geograficamente collegato al Mondo in cui viviamo”.

“La visione di Earth 2 è creare una rappresentazione digitale globale della nostra Terra, un luogo in cui le persone possono costruire, dimorare, commerciare, vivere, sperimentare, interagire e molto altro ancora. La visione è a lungo termine e monumentale e riteniamo che l’introduzione di Earth 2 rappresenti la nascita della linea temporale virtuale del Mondo”.

Tutto chiaro? Diciamo di no. In poche parole, la Terra è suddivisa in oltre 5,1 trilioni di tessere virtuali, identificate in modo univoco, che coprono l’intera superficie della Terra e che sono ottimizzate per il rendering con più strati di dati associati e vengono fornite all’utente con un’efficienza estremamente elevata (limitata a 50 miliardi di circolazione per Class 1, 2, 3 e 4 terra). Comprando una porzione di Terra, vi viene addirittura rilasciato un attestato che sembra a tutti gli effetti un passaggio di proprietà.

Come funziona l’investimento?

In poche parole, più un determinato Stato – o regione, o città, o area in generale – viene interessata da acquisti, più guadagna valore. Un po’ come accade in Borsa o con le cryptovalute. Snocciolando due numeri, possiamo comprendere quanto è grande il giro di affari di Earth 2: un riquadro delle Mura Venete di Bergamo – patrimonio Unesco, oltretutto – vale 10,32 dollari. Ma, al lancio della piattaforma, valeva appena un centesimo.

Se si guarda alla media dell’Italia, il valore delle terre del Bel Paese è aumentato negli ultimi sette giorni del 10.224% al momento in cui scriviamo, con un valore medio per tile (porzione rilevata) di poco più di 10 dollari. L’Italia è tra i posti più ambiti al Mondo, con 464.653 pezzi venduti finora, dietro solo a USA con 597.568 tiles venduti e a un non ben definito International Territory che vede passati di mano 592.859 tiles.

Si può inoltre guadagnare da quella che è una vera e propria imposta sul reddito, una “land income tax”, che viene calcolata per proprietà in base alla classe di terreno per Paese e alle vendite di tessere nello stesso Paese.

I primi problemi legali

Insieme alle attenzioni di tanti investitori, Earth 2 si è attirata anche le ire di numerosi individui che, dopo aver visto salire notevolmente il valore dei propri asset, hanno riscontrato una notevole difficoltà nell’effettuare il withdrawal, cioè non è riuscita a riscuotere i successi dell’investimento e a portare i soldi dalla piattaforma al proprio conto in banca.

Sul perché non sia possibile trasferire comodamente i soldi guadagnati da Earth 2 al proprio conto corrente ha risposto la stessa piattaforma, in parte addossando le colpe a PayPal: “Earth 2 è un grande progetto con troppo in ballo per rischiare di infrangere piccole regole in modo che le persone possano ottenere withdrawal più veloci al momento. Abbiamo esperti legali che ci consigliano esattamente su ciò che dobbiamo fare e seguiremo queste linee guida mentre esploriamo sistemi più veloci e automatizzati. Scusate se ciò richiede un po’ di tempo al momento, ma preferiremmo proteggere Earth 2 (come progetto per tutti coloro che ci supportano) piuttosto che affrettare un pagamento”. Sembra politichese applicato alla finanza, ma tant’è.

Chi c’è dietro?

Mentre non si è ancora capito chi abbia inventato i Bitcoin – Satoshi Nakamoto è solo lo pseudonimo di uno o più persone dietro alla crypto per eccellenza –, i nomi dei creatori di Earth 2 li fornisce la stessa piattaforma. Il fondatore vero e proprio è Shane Isaac, che si autodefinisce uno con “un’avida passione per i grandi concetti e il pensiero fuori dagli schemi. Ho un ardente desiderio di sviluppare Earth 2 in una realtà digitale alternativa, una realtà che le persone possono letteralmente sentire intorno alla loro presenza fisica in qualsiasi parte del Mondo”. Di lui si sa che ha un passato da managing director di XYZ Social Media e poco altro.

Il resto del team è composto dagli sviluppatori Wolfgang Walk, Nathaniel Doldersum, Rogerio Rocha e Samuel Dale, dal MapBox guru Steve Bennett e dall’advisor Stojce Slvakovski.

Le recensioni in rete sono ancora poche e discordanti, non c’è ancora una chiara direzione univoca sul fatto che Earth 2 sia o meno un buon investimento. Ma, d’altronde, anche sul Bitcoin c’è ancora una grande diatriba in corso.
In poche parole, i creatori di Earth 2 stanno vendendo un’idea e, per usare una frase di Nick Cave, “il valore di un’idea non è mai evidente finché non la metti in pratica”. Il futuro ci dirà cosa diventerà Earth 2.

Ultimo Aggiornamento: 25/01/2021 15:23