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Ridotta in schiavitù, donna costretta a dormire in cantina e a chiedere l’elemosina

Pubblicato: 21/01/2021 18:12

La sera del 19 gennaio, tornato a casa ubriaco, un uomo di Chieri ha aggredito in maniera atroce la moglie mentre era in preda all’alcol. Non si è trattato a quanto pare del primo di questi episodi che, infatti, la donna di 50 anni sarebbe stata costretta a subire per anni. Spaventata e minacciata di morte, la donna è riuscita a scappare e a chiedere aiuto ai vicini. Le autorità, a cui successivamente la vittima ha raccontato i due anni d’inferno con il marito, sono intervenute subito e l’aggressore è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.

Due anni di schiavitù

L’aveva ormai ridotta in schiavitù: questo è quello che pare emergere dalle prime indagini sulla vicenda avvenuta a Chieri, a pochi chilometri da Torino. Il marito, 56enne residente nella cittadina, è un uomo violento e negli ultimi due anni avrebbe sfogato la sua rabbia sulla moglie.

In sede di denuncia, la donna ha raccontato tutti i maltrattamenti che ha dovuto subire. Oltre alla violenza verbale, con insulti e minacce continue, il marito le avrebbe inflitto assurde “punizioni”. La 50enne ha, infatti, riferito di essere stata costretta a dormire in cantina e a chiedere l’elemosina per guadagnarsi un pasto da portare a casa. Una situazione al limite dell’assurdo, che si è conclusa solo martedì sera.

L’ultima aggressione e la richiesta d’aiuto

Martedì 19 gennaio, l’uomo è tornato a casa ubriaco e ha aggredito la moglie, colpendola e urlandole contro. Ancora in preda all’alcol, il marito ha lanciato i vestiti della donna e alcuni mobili dal balcone. Disperata, la moglie ha supplicato l’aggressore di smetterla, ma a poco sono servite le sue preghiere. L’uomo si è scagliato contro la compagna, minacciandola di morte e sferrandole un calcio nel costato. La vittima è però riuscita a scappare dalle grinfie del marito e a rifugiarsi dalla vicina, a cui ha chiesto aiuto. Qui è stato chiamato il 112 e subito sono intervenuti i carabinieri.

L’arresto e la denuncia

Con l’arrivo dei militari della Compagnia di Chieri, l’uomo non è sembrato volersi calmare e ha provato ad aggredire le autorità. Prontamente immobilizzato, il 56enne è stato poi arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. La donna, vittima delle aggressioni, è stata invece portata in ospedale, dove è stata medicata. Ha, infine, deciso di sporgere denuncia ai carabinieri, riferendo le punizioni e le violenze che il marito le ha inflitto negli ultimi due anni.